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ASCOLI PICENO – Il sindaco Guido Castelli interviene a seguito della visita ad Ascoli da parte del governatore Luca Ceriscioli, tenutasi ieri in occasione della Festa dell’Unità. Il primo cittadino della città di Ascoli si rivolge a Ceriscioli e parla della sanità picena, dopo che il tema è stato affrontato durante il dibattito a cui ha preso parte il presidente della Regione.

IL PUNTO DI VISTA DI CASTELLI – “Ceriscioli da quando è Presidente della Regione è venuto due volte ad Ascoli in forma ufficiale – ricorda il sindaco -. La prima in occasione dell’inaugurazione del Polo Universitario e ne abbiamo apprezzato la misura e il senso istituzionale. La seconda volta venerdì scorso per la festa dell’Unità. Da quanto apprendo, la seconda uscita non è stata particolarmente brillante. In particolare per quanto riguarda la sanità. Il Governatore (nonché assessore alla sanità) era chiamato a svelare il suo pensiero rispetto ad alcuni temi strategici per il futuro sanitario di Ascoli e del Piceno”. Un tema scottante di cui si è parlato durante il confronto organizzato dal partito democratico e su cui, secondo il sindaco Castelli, sono ancora diverse le questioni da chiarire. Castelli chiede infatti al Governatore: “Le questioni reali della sanità del nostro territorio sono, come tutti sanno, soprattutto tre: la regione vuole riconoscere autonomia aziendale al Piceno oppure no? Il nuovo Ospedale unico del Piceno rimarrà nella programmazione regionale (sul modello Pesaro/Fano) oppure Ceriscioli ritiene di continuare l’integrazione su due plessi? Quali soluzioni vuole dare il Governatore all’annosa problematica connessa alle prestazioni che il nostro ospedale rende in favore di pazienti di altre regioni, a partire dall’Abruzzo, senza che l’Asur ne riconosca i corrispettivi in termini di mobilità (cd. accordi di confine)?”

Castelli continua quindi sostenendo che “su questi temi Ceriscioli non è pervenuto. Il problema non è il Direttore di Area Vasta (tra l’altro tutti mi parlano bene della dottoressa Capocasa, undicesimo Direttore di Area Vasta in 6 anni) ma la dimensione organizzativa e di budget che la Regione metterà a sua disposizione. Mercoledì si terrà la conferenza dei sindaci dell’A.V. 5. Speriamo che in quell’occasione si possa sapere qualcosa del nostro futuro. Per il momento rimaniamo fiduciosi che il vero Ceriscioli sia quello del Polo Universitario e non quello della Festa dell’Unità. È sempre bene mantenere una sola personalità e non solo sulle cose ascolane. Molti si chiedono ad esempio se il vero Ceriscioli sia quello che a Pesaro si spella le mani applaudendo Renzi che dice di tagliare le tasse o quello che ad Ancona si preparare ad infliggere a studenti, pendolari e pensionati un aumento devastante del 10% sui prezzi dei biglietti del trasporto pubblico locale. Chi vivrà vedrà, intanto fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio”.

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