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ASCOLI PICENO – “Cominciano i rincari dell’era Ceriscioli”. Il sindaco Guido Castelli stigmatizza così gli aumenti varati dalla giunta regionale, a cominciare con il trasporto pubblico locale. “Con una delibera della scorsa settimana l’esecutivo Ceriscioli – si legge nella nota del primo cittadino –  ha imposto ai Comuni delle Marche un aumento medio del 10% del costo del bus. Un aumento che si aggiunge ad analogo incremento disposto dalla regione nel luglio del 2013. Ora saranno i singoli comuni a dover recepire il provvedimento regionale attraverso un atto di regolazione della nuova disciplina tariffaria”.
CASTELLI PREOCCUPATO – Il Sindaco Castelli, che  convocherà una specifica riunione di giunta per il prossimo lunedì, ha rilasciato il seguente commento: “ci troviamo di fronte a una vera e propria stangata che si aggiunge ai rincari ed alle riduzioni chilometriche degli ultimi anni. Con l’aumento disposto da Ceriscioli, il trasporto pubblico ascolano e marchigiano nel breve volgere di due anni ha registrato aumenti di tariffe del 20% e riduzioni di contributo chilometrico da parte della regione per il 10%. Se a questo si aggiungono i tagli alle corse ferroviarie da e per Ancona un domanda sorge spontanea: ma la Regione crede ancora nel trasporto pubblico e nell’obbligo di riduzione dei gas di scarico dovuti al traffico privato? In attesa di ottenere una risposta stiamo lavorando con i tecnici comunali e con la Start per mitigare le conseguenze della stangata. Lunedì terremo una giunta per deliberare alcune innovazioni che potrebbero rendere meno aspra la realtà tariffaria con offerte più a misura di utente e capaci di esprimere la priorità sociale che, da sempre, connota la nostra amministrazione . Stiamo pensando di trasformare il biglietto da corsa semplice in biglietto orario con validità 60 minuti, di introdurre il biglietto andata e ritorno e di superare l’attuale sistema di suddivisione della città in zone e di consentire la possibilità di spostarsi liberamente, con lo stesso titolo di viaggio, in tutta la rete. Inoltre abbiamo allo studio abbonamenti agevolati per anziani e donne che utilizzino il bus negli orari diversi da quelli di punta. Stiamo anche per varare un abbonamento famiglia che preveda sconti progressivi e crescenti per ogni componente di una medesima famiglia: il 2° componente godrà del 15% di sconto, il 3° componente del 30% e il 4° potrà viaggiare gratis. Insomma stiamo cercando di trasformare un problema (di cui avremo fatto volentieri a meno) in una opportunità. La cosa più importante, in questa logica, a cui stiamo lavorando è l’introduzione di un carnet di 10 biglietti su cui vorremo non applicare la maggiorazione del 10% imposta da Ceriscioli. Insomma, ad Ascoli continuiamo a credere nel trasporto locale e nella mobilità sostenibile. In questo senso continueremo in un programma che ha  già visto il varo dell’Autostazione, dell’elettrificazione della tratta ferroviaria e nell’allestimento di svariati km di piste ciclabili. Speriamo di trovare nella regione un alleato. L’esordio di Ceriscioli, tuttavia, mi sembra alquanto infelice”.
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