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Cari risparmiatori creativi, sta per arrivare l’ultimo fine settimana prima del ritorno a scuola, l’ultimo prima del trillo della campanella che segnerà ufficialmente la fine delle vacanze estive e l’inizio di un lungo periodo di studi. Allora, mi è tornata in mente una lettera che amo in maniera particolare, poiché rappresenta l’incoraggiamento più stimolante per un bambino pronto a spiccare il volo verso un universo non più innocente e spensierato. Desidero dedicare un brano di questa epistola stesa da Alberto Manzi a tutti coloro che stanno per iniziare un nuovo percorso scolastico, universitario, lavorativo, ma vorrei destinarlo anche a tutti quei giovani che vedono chiudersi delle porte perché non hanno abbastanza esperienza o ne possiedono  fin troppa ed hanno superato degli stupidi limiti d’età.

IL MOTTO DELLA SETTIMANA – Nel 1976, a fine anno scolastico, il maestro Manzi in una lettera ha scritto ai suoi alunni di quinta elementare: “Non rinunciate mai, per nessun motivo, sotto qualsiasi pressione, ad essere voi stessi. Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere. Vi auguro che nessuno mai possa plagiarvi o ‘addomesticare’ come vorrebbe. (…) Ricordatevi che mai nessuno potrà bloccarvi se voi non lo volete, nessuno potrà mai distruggervi, se voi non lo volete. Perciò avanti serenamente, allegramente, con quel macinino del vostro cervello sempre in funzione; con l’affetto verso tutte le cose e gli animali e le genti che è già in voi e che deve sempre rimanere in voi; con onestà, onestà, onestà, e ancora onesta, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo e voi dovete ridarla; e intelligenza, e ancora intelligenza e sempre intelligenza, il che significa prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere, il che significa riuscire ad amare, e… amore, amore”. Pertanto, non fermiamoci, andiamo avanti con il mento alto e fiero, le orecchie pronte ad ascoltare con umiltà e gli occhi predisposti a rintracciare ogni spunto. Gli eventi che sto per consigliarvi sono stati pensati da persone che non hanno accettato divieti, ma hanno trasformato le difficoltà in occasioni.

INTERVENTI ARTISTICI – Fino a domenica 13 settembre sarà possibile visitare la mostra collettiva  On_the_spot//Rovine. L’evento, a cura di Michele Gentili,  è stata pensata con lo scopo di valorizzare alcune aree archeologiche del territorio attraverso opere site-specific di giovani artisti contemporanei. Nicola Alessandrini, Barbara Baroncini, Boris Bertolini, Alisia Cruciani, Mazzeo Mariotti, Marta Palmieri, PetriPaselli, Giorgio Pignotti, Antonio Pipolo e Giorgia Valmorri hanno analizzato lo spazio con l’intento di valorizzare il patrimonio etnoantropologico preesistente e stimolare per mezzo di un linguaggio immediato ed efficace, le coscienze dei visitatori. In questa circostanza sono stati proposti degli interventi temporanei presso l’area archeologica di Helvia Ricina a Villa Potenza (MC). La rassegna, cui si può accedere liberamente, è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20, mentre sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20. L’iniziativa sembra ispirata alle parole stese nel 1973 da Piero Angela nel volume Da zero a tre anni: “Essere un uomo colto oggi, molto più che in passato, vuol dire essere un uomo del proprio tempo, con lo sguardo puntato verso l’avvenire: non si può più fare dell’archeologia culturale (come si continua a fare), se prima non si è capito profondamente il messaggio del futuro”.

ELOGIO DELLA FOLLIA – Da venerdì 11 fino a lunedì 14 settembre presso il centro storico di Teramo si terrà la prima edizione del Festival della Follia. L’evento, nato da un’idea di Marcello Veneziani, sarà “dedicato ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Sarà dedicato agli artisti, agli scrittori, ai registi, agli studiosi che si sono cimentati attraverso intelligenze e linguaggi diversi sulla follia. Saranno quattro giorni di incontri nel cuore della città dei matti, Teramo, per stanare quel che di folle resta nelle pieghe dei discorsi, nella storia, nei gesti, nei miseri resti del suo imponente ex manicomio da tempo abbandonato, in attesa che quel patrimonio architettonico, insieme al tesoro di sofferenze e umanità che accoglieva, possa essere recuperato”. Il programma della rassegna che coinvolgerà storia, letteratura, cinema, scienza, filosofia e arte, avrà protagonisti del calibro dello psichiatra e psicologo Paolo Crepet, del critico d’arte Vittorio Sgarbi, dello scrittore e filosofo Marcello Veneziani, del regista e produttore Pupi Avati e dello scrittore Paolo Nori. Gli appuntamenti che sono rigorosamente gratuiti, richiamano alla memoria le parole che Alda Merini, una delle più profonde esponenti della poesia italiana,  ha tracciato ne L’altra verità. Diario di una diversa: “Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini”.

NOTTE CELTICA – Venerdì 11 settembre dalle ore 20 fino alle ore 00.30 la paninoteca The Black Rock River animerà tutta la zona circostante la Cartiera Papale di Ascoli Piceno grazie all’evento Notte Celtica sul Fiume Castellano. Gli organizzatori della seconda edizione di questo affascinante evento fanno sapere che ricreeranno un’atmosfera dai sapori antichi attraverso un mercatino tematico, spettacoli di fochisti e incantatori di serpenti, dimostrazioni di tiro con l’arco, attività ludiche per i più piccini, fiumi di vino e birra, una profusione di delizie gastronomiche come lo stufato alla Guinness, i fagioli con le cotiche e gli arrosticini alla brace. Protagonista indiscussa sarà la compagnia teatrale In Flames, nata nel 2012 a Castignano (AP) da un gruppo di ragazzi amanti dell’arte della trampoleria abbinata a quella degli sputafuoco. La serata commemorerà il Medioevo, quel periodo che per lo storico Jacques Le Goff, “è stato sempre considerato come un periodo di passaggio, di transito tra l’Antichità e la Modernità, ma va ricordato che passaggio significa soprattutto sviluppo e progresso. Nel Medioevo progressi straordinari ci sono stati in tutti i campi, con i mulini a vento e ad acqua, l’aratro di ferro, la rotazione delle culture da biennale a triennale”.

SOLO CHI SOGNA IMPARA A VOLARE – Dall’11 al 13 settembre il Lido di Fermo diventerà lo straordinario scenario della settima edizione dell’Air Show del Fermano. I tre giorni dedicati all’arte del volo apriranno i battenti venerdì alle ore 16 con l’inaugurazione del villaggio turistico-commerciale “Aviation Day Expo’ 2015” che resterà aperto fino alle ore 24. Quest’area, legata alle aziende aeronautiche e ai dipartimenti istituzionali delle Forze Armate, sarà caratterizzata da una zona standistica-commerciale con vari settori merceologici, tra cui stuzzicanti chioschi gastronomici. Il villaggio non solo comprenderà uno spazio sportivo in cui si terranno esibizioni di diverse discipline presentate da palestre e scuole locali, ma offrirà l’occasione di organizzare voli turistici sul nostro territorio, lanci in tandem con paracadute, voli in mongolfiera, escursioni nel Parco dei Sibillini e pesca d’altura. Oltre a conferenze come quella presentata dall’Università di Camerino che tratterà tematiche interessanti con alcuni responsabili di aeroporti e aviosuperfici nazionali, ci saranno anche air shows con paracadutisti, aerei acrobatici, elicotteri, idrovolanti ed esibizioni aeree con Frecce Tricolori.

NEL BORGO FANTASMA – Visto che sabato 5 settembre la camminata è stata rimandata a causa del maltempo, vi propongo nuovamente questo evento che è stato posticipato al 12 settembre. Sabato sarà un giorno speciale per coloro che amano il sapore avventuroso delle escursioni montane e quello seducente delle esplorazioni lungo le antiche vie dei paesi fantasma. Infatti, ad un anno dal complesso restauro della cappella dedicata alla Madonna di Loreto, nel minuto borgo di Laturo (TE), si terrà la prima celebrazione ufficiale della messa grazie al parroco di Valle Castellana e alla Corale Maggiore di Jesi. Il punto di ritrovo sarà la chiesa di Olmeto, mentre la partenza avverrà improrogabilmente alle ore 9. Il tempo di percorrenza sarà di circa un’ora e dal momento che si transiterà lungo un sentiero a 800mt sul livello del mare, sarà necessario un abbigliamento idoneo all’occasione. In paese verrà offerto un piccolo rinfresco e sarà allestito un punto informativo attraverso il quale iscriversi all’associazione Amici di Laturo, acquistare alcuni gadgets o effettuare una donazione per sostenere i lavori di recupero del borgo. Parlare con Federico Panchetti che da anni si prodiga per riportare alla vita questo paese abbandonato, vi riporterà alla memoria un passo di Walden ovvero Vita nei boschi di Henry David Thoreau: “Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici”. L’intero evento sarà gratuito.

Buon divertimento!

 

 

 

 

 

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