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Cari Amici, come promesso, ci saranno tante sorprese e regali per questo dicembre da parte della libreria Rinascita. Tra gli eventi speciali di dicembre vi segnalo in particolare la presenza di Michela Murgia che sarà presso la nostra libreria a presentare il suo ultimo libro Chirù il 7 dicembre.

La scrittrice sarda – che tutti abbiamo imparato ad apprezzare grazie al suo bellissimo romanzo Accabadora dove c’è un rapporto maestra discepola unico – è tornata con una struggente e particolare storia d’amore: Chirù. Il romanzo, delicato ed intenso, racconta del rapporto complicato e profondo tra Eleonora, una donna matura, e il suo giovane discepolo Chirù. Una formazione dove educazione culturale, spirituale e sentimentale si fondono. Si tratta di una storia che lascia in bilico il lettore che percepisce la forza del sentimento che lega le due anime così affini eppure abitanti di corpi così distanti. Da una lato una donna forte, affascinate ma ferita ancora da antichi ricordi, dall’altro l’energia selvatica della giovinezza che fa fatica ad accettare sfumature e nostalgie. Si tratta di un libro interessante perché, a partire dal racconto, permette di riflettere sull’intreccio di sentimenti che in ogni relazione di insegnamento o di cura si viene a creare.

Non c’è maestro dove non c’è capacità di far innamorare l’allievo. Il transfer che tutti abbiamo appreso essere un concetto fondamentale della psicanalisi è anche alla base della buona formazione. Un libro che subito mi è venuto in mente mentre leggevo Chirù è il saggio di Massimo Recalcati “L’ora di Lezione”. Lì al docente viene dato il compito di erotizzare il sapere renderlo oggetto e Soggetto di desiderio. Il limite però è sempre sfuggente e pericoloso perché l’investimento emotivo iniziale è enorme. Per continuare su questo filone vi segnalo altri libri dove il nucleo tematico è il rapporto tra maestro e discepolo. Il primo è il densissimo saggio di Gorge Steiner: “la lezione dei maestri”. L’altro invece è una struggente dichiarazione d’amore fatta da un professore per i suoi ragazzi. Una classe non è una massa unica ma un insieme di storie singole e spesso inaccessibili. Solo mettendosi in ascolto si può cercare di sostenere il diventare uomini di un gruppo di adolescenti nonostante il mondo feroce che li circonda. Si tratta del libro “E la felicità, prof?“. Concludo con un classico: “I miei martedì con il professore”. Rincontrare il proprio maestro e riscoprire il piacere del condividere un rapporto fatto di parole e affetto.

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