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ASCOLI PICENO – Con l’approvazione del bilancio di previsione per il 2016, il consiglio comunale di Ascoli lancerà l’estensione della raccolta differenziata dei rifiuti, col metodo del porta a porta spinto, a tutta la città.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA – Attualmente il servizio è garantito da Ascoli Servizi Comunali esclusivamente nel Centro Storico, a Campo Parignano e a Porta Romana. Dai prossimi mesi la metodica del porta a porta sarà estesa a Porta Cappuccina (da settembre), Porta Maggiore (da ottobre) e Monticelli e frazioni (da novembre) e si passerà da 5.000 a 22.000 utenti serviti. Si tratta di un progetto ambizioso quanto necessario attraverso il quale il Comune si prefigge di raggiungere il 65% di differenziazione del rifiuto.
GUIDO CASTELLI – “La mancata attivazione della sesta vasca da parte della provincia impone che i costi necessari per la copertura di un progetto così ambizioso venga sostenuta dai contribuenti ascolani attraverso uno specifico incremento della Tari. – sostiene il sindaco Guido Castelli – Ne avremmo fatto volentieri a meno ma la dissennata politica di Palazzo San Filippo non ci lascia margini e soluzioni alternativi. Gli investimenti e le spese che questa operazione comporterà (acquisto nuovi automezzi, kit, attività di promozione etc.) sono superiori infatti al milione di euro e solo con la fiscalizzazione di questi oneri potremo sostenere il progetto. Ricordo inoltre – continua il primo cittadino – che nel 2014 Ascoli si collocò tra le 10 città italiane meno care per la tassa rifiuti. Ma nonostante questo lusinghiero risultato, che ci ha visto ai primi posti su scala nazionale e primi nelle Marche nel Rapporto annuale sui costi dell’Osservatorio prezzi e Tari di Cittadinanza Attiva, già all’epoca paventammo il rischio che in futuro avremmo dovuto pagare di più”.
IL CICLO DEI RIFIUTI – “Nonostante il piano regionale dei rifiuti abbia confermato il sito di Relluce quale polo ottimale per la gestione dei rifiuti a livello provinciale, – spiega – per la prima volta dopo decenni, siamo obbligati a conferire i rifiuti dei comuni Piceni presso un sito privato, in località Alto Bretta di Ascoli, già destinato all’abbancamento di rifiuti speciali. La nostra cultura amministrativa ci ha sempre orientati verso l’obiettivo di contenere le pretese del fisco locale. Ora purtroppo, per i motivi appena rappresentati, occorre incrementare la tassa rifiuti, che pur sempre manterrà posizioni inferiori rispetto alla media nazionale”.
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