Articolo
Testo articolo principale

Cresce in Italia il senso d’insicurezza e la percezione di rischio. L’alto tasso di immigrazione, unito ad alcune lacune legislative, fa sì che gli italiani si sentano sempre più a rischio criminalità.
Questa percezione di pericolo aumenta per quel che riguarda gli anziani. L’allarme è stato lanciato da Anap (Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato) nel corso del Convegno internazionale su truffe e abusi agli anziani dal titolo ‘Educazione, prevenzione, dissuasione e repressione’, organizzato insieme conn FIAPA, Federazione internazionale associazioni anziani.

STATISTICHE – Secondo i dati raccolti dall’Anap, su circa 13.3 milioni di over 65, il 56.8% si sente a rischio. Questo dato, però, ne nasconde uno più preoccupante. Il pericolo “percepito” va, infatti, di pari passo con quello reale. Il 42.1% ha, infatti, subito almeno un tentativo di reato negli ultimi tre anni.  Analizzando le varie regioni italiane si scopre che il Lazio è quella dove il pericolo viene maggiormente avvertito (51.6%) seguito da Veneto (47,8%), Umbria (47,5%), Lombardia (46,8%) e Campania (45,3%).

Gli anziani sono le vittime preferite dei truffatori. Il 15.8% ha ricevuto visita da falsi incaricati di aziende di servizi. Tra gli altri reati subiti vi sono  il furto in abitazione o in azienda (12,1%), nonostante siano aumentate le installazioni di sistemi antifurto per la casa,  il tentativo di scippo (8,4%), l’attivazione di servizi non richiesti per via telefonica (7,9%), il furto fuori casa (7,8%) o la visita in casa di falsi funzionari pubblici (6,7%). Gli anziani sono presi di mira per via della loro fragilità fisico-emotiva che permette ai criminali di aver un alto percentuale di successo nei reati ai loro danni. Lo Scippo è il crimine più redditizio (84,7% di “successi”) così come i  furti fuori casa (83,9%) e  quelli in abitazione abitazione/azienda (81%).

Tra le cause delle insicurezze tra gli anziani, non vi è solo l’aumento della criminalità, ma anche l’abbassamento della qualità della vita e la percezione di pericolo urbano delle città in cui si vive.
Ciò è dovuto alla totale sfiducia nel tessuto sociale e nel sistema giudiziario. Molti anziani vorrebbero un sistema penale più severo nei confronti dei delinquenti e regole più rigide.

NON SOLO ANZIANI – Non sono, però, solo gli anziani ad avvertire una crescente insicurezza. Sempre secondo i dati esposti da Anap , la percezione di pericolo è aumentata anche nelle famiglie: il 41.1% di loro, infatti, si sente sotto attacco. Si tratta di un aumento significativo rispetto al 30% del 2014. Gli italiani vedono nell’immigrazione il primo problema per l’aumento della criminalità. Non è un caso che, secondo una recente indagine, solo il 13% di loro appoggi il Trattato di Schengen (ovvero l’accordo che prevede la libera circolazione dei cittadini facenti parte degli stati che vi aderiscono). La cosa certa è che le denunce di reati sono in netto aumento. Il Corriere della Sera, qualche mese fa, ha pubblicato una ricerca sulle denunce ogni 100 mila abitanti, contrapponendo i dati tra il 2010 e il 2014. Ebbene, negli ultimi cinque anni, queste cifre sono sempre andando aumentando. Mettendo a confronto le denunce del 2010 (2.190.7) e quelle del 2014 (2.588) si può avere l’idea di come la criminalità stia crescendo nel nostro Paese. Qui, dunque, non si tratta più solo di “percezione del pericolo”, ma di pericolo reale. Un dato su sarebbe bene che le istituzioni riflettessero.

TAG: , ,