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ANCONA – E’stato sottoscritto in Regione dal presidente Luca Ceriscioli, dal cardinale Edoardo Menichelli, presidente della Regione Ecclesiastica Marche e da Giorgia Muratori per il Segretariato regionale del MIBACT, il protocollo di intesa per la tutela e valorizzazione dei beni culturali di proprietà ecclesiastica, il cui schema era stato approvato a fine marzo dalla giunta regionale.

IL PROTOCOLLO – Un intervento coordinato tra governo regionale, enti locali e autorità ecclesiastiche dunque, per ottimizzare gli interventi e che oggi è servita per confrontarsi principalmente sul metodo di lavoro per la gestione delle azioni che saranno condivise. A tale proposito il presidente Ceriscioli, anche in qualità di presidente della stessa Commissione insieme a Edoardo Menichelli, ha lanciato una direttrice che ispira l’intera azione di governo regionale: “Superare i piccoli progetti dispersivi a favore di una progettualità di qualità per dare assetto ad una visione regionale, che non significa accentrare, ma al contrario fare sistema anche sul patrimonio culturale, essendo consapevoli del principio che se si individua una priorità condivisa e partecipata da tutti va nell’interesse comune e ne traggono vantaggio tutti i territori che compongono la regione in termini di visibilità, immagine e sviluppo, attraverso le energie e il contributo di tutti”.

I BENI ECCLESIASTICI – La salvaguardia,  la valorizzazione, la fruizione sempre più estesa dei beni culturali di interesse religioso diventano attività stabili e oggetto di programmazione specifica sul patrimonio immobiliare e sui beni mobili di proprietà ecclesiastica,  dal momento che riguarderà anche i musei, gli archivi, le raccolte e le biblioteche. Tra le priorità degli interventi e secondo le rispettive competenze e disponibilità finanziarie, oltre alla catalogazione, come fondamento conoscitivo e propedeutico ai successivi interventi, alla conservazione dei beni culturali ecclesiastici, vi è anche la messa in sicurezza dei beni attraverso specifiche misure, specialmente in relazione agli edifici aperti al culto. La Commissione opererà anche per l’attuazione e la valorizzazione degli itinerari religiosi. In tal senso nel corso della riunione si è parlato anche dei Cammini lauretani e francescani nelle Marche come percorsi da sviluppare in progetti coordinati proprio nel 2016, proclamato dal Ministro Franceschini l’Anno dei Cammini.

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