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ASCOLI PICENO – Oggi è il giorno del dolore, il giorno dei funerali di Stato di Ascoli Piceno per le vittime del sisma che ha devastato la pancia dell’Italia, colpendo Lazio, Marche e Umbria. Nella palestra comunale del quartiere Monticelli di Ascoli proprio questa mattina i familiari, le istituzioni e una grande folla hanno dato l’ultimo saluto a chi non ce l’ha fatta a causa del terremoto. Nella provincia di Ascoli le vittime, proprio durante l’omelia del vescovo Giovanni D’Ercole, sono salite a 50, oggi nella palestra adibita a camera ardente dopo il sisma, c’erano trentatré bare più due, piccole e bianche, quelle di Marisol e Giulia.

“Non abbiate paura di gridare la vostra sofferenza, ma non perdete coraggio. Insieme ricostruiremo le nostre case e chiese; insieme soprattutto ridaremo vita alle nostre comunità, a partire proprio dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte. Insieme”, ha detto D’Ercole. “E adesso, Signore, che si fa? Quante volte, nel silenzio agitato delle mie notti di veglia e d’attesa, ho diretto a Dio la stessa domanda che mi sono sentito ripetere da voi in questi giorni. A nome mio, nel nome di questa nostra gente tradita dal ballo distruttore della terra: ‘e adesso che si fa?’ mi sono rivolto a Dio Padre, suscitato dall’angoscia, dall’avvilimento di esseri umani derubati dell’ultima loro speranza. Questo è il saluto che la nostra comunità dà alle 35 vittime qui ma anche alle altre. Il nostro pensiero va ad Accumoli e Amatrice, perché siamo un’unica e sola grande famiglia – continua il vescovo – non abbiate paura di gridare la vostra sofferenza, ma non perdete coraggio. Insieme ricostruiremo le nostre case e chiese, insieme ridaremo vita alle nostre comunità, a partire proprio dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte”. Poi ricorda Giorgia e Giulia le due sorelline: “Solo Giorgia è sopravvissuta. Morte e vita erano abbracciate”.

Presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Matteo Renzi con la moglie Agnese Landini, il presidente del Senato Pietro Grasso, della Camera Laura Boldrini, e il vice presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. C’è anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che va a stringersi al sindaco di Arquata del Tronto Leandro Petrucci. 

Tra i familiari delle vittime, lacrime, abbracci, silenzio, compostezza. La mamma di Giulia, morta a nove anni, è arrivata trasportata in barella. ”Ciao, mamma ti ama tanto” ha detto la donna avvicinando al volto la foto della figlia appoggiata sulla cassa. Assistita dai parenti e dagli scout, è stata poi riportata in ospedale dopo qualche minuto.

 

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