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ASCOLI PICENO – Dopo le scosse del 26 e 30 ottobre e lo sciame che non intende placarsi la situazione nella città di Ascoli Piceno non è per niente semplice. Mentre è arrivato un migliaio di richieste di sopralluogo alla postazione dei vigili del fuoco in piazza Arringo, è stata evacuata anche la sede della Guardia di Finanza in corso Mazzini e si stanno organizzando verifiche urgenti per i palazzi storici della città, la questione più spinosa è quella delle scuole.

CAOS SCUOLA – Se in un primo momento si era deciso di sospendere le lezioni fino a sabato, ora si apre l’ipotesi di prorogare la riapertura delle strutture scolastiche. Il quadro non è per nulla chiaro. Il primo sopralluogo di verifica nelle scuole è stato effettuato, dopo le altre forti scosse sono stati fatti altri sopralluoghi, la criticità principale è emersa nella sede di Villa Sant’Antionio. Ma per l’eventuale ritorno sui banchi c’è da attendere. Un motivo tra tutti la compilazione delle schede Aedes di agibilità da parte dei tecnici della Protezione civile. Solo una volta formalizzate le dichiarazioni di agibilità o inagibilità, infatti, con relative eventuali prescrizioni, si potrà procedere con la riapertura delle sedi scolastiche. Da programmare, anche, alcuni interventi tampone nelle varie scuole.

LEZIONI SOSPESE – Esclusa l’ipotesi di far ripartire le lezioni in tendoni o container come richiesto dal comitato scuole sicure. Il problema sarebbe in primo luogo il reperimento delle strutture e in secondo luogo i tempi per gli allacci di acqua, luce e altri servizi necessari. Certo è che i giorni persi dovranno essere recuperati dal calendario scolastico.

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