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ASCOLI PICENO – Nonostante il sisma che ha duramente colpito il nostro territorio continui a far paura, tante sono le iniziative nate in questi mesi per favorire una celere ripartenza e per ristabilire una qualche normalità sia nelle attività sociali sia in quelle economiche delle popolazioni interessate. In questo contesto non può non considerarsi l’importante contributo che stanno dando le associazioni professionali, culturali e di categoria operanti ad Ascoli Piceno tra le quali, è sicuramente da menzionare Confartigianato che è intervenuta al fianco delle imprese operanti nelle zone colpite dal sisma già dallo scorso 24 Agosto.

In particolare proprio grazie all’impulso del presidente di Confartigianato, Natascia Trioli, sono state presentate due importanti iniziative con l’intervento del responsabile del Corso di Laurea in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione e il Restauro Marco Giovagnoli, del presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno Gino Sabatini, dei sindaci dei Comuni di Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Montegallo e dei rappresentanti delle Associazioni “Il Portico di Padre Brown”, “Das Andere” e dell’Istituto “Suore Concezioniste”.

Nello specifico, la prima di tali iniziative riguarda la possibilità di restaurare gratuitamente la Chiesa della Maddalena nel Comune di Acquasanta Terme e di mettere in sicurezza la Chiesa del Beato Marco in località Fonditore nel Comune di Montegallo. Ciò rappresenta sicuramente un’ottima occasione per l’Università di Camerino e per i suoi studenti per mettersi alla prova ed impiegare le proprie competenze e risorse sulla realtà locale per restituire alle comunità colpite un bene immobile che ha da sempre rappresentato un importante simbolo della propria identità culturale, delle proprie tradizioni ed il centro della vita spirituale.

La seconda iniziativa si chiama “Adeste Fideles, artigiani sulla via di Betlemme” ed è stata concepita in vista delle imminenti festività natalizie per dare una spinta alle attività commerciali del centro della città di Ascoli, che hanno fortemente risentito dei danni causati dal sisma e di valorizzare le imprese artigianali operanti nelle altre zone interessate, richiamando su di esse l’attenzione di quante più persone possibili. Si tratta di una revocazione della natività con un presepe vivente, che mira però a raccontare l’artigianato del nostro territorio. L’idea è originale sotto molteplici aspetti, poiché in primo luogo saranno gli stessi artigiani del Piceno a figurare in tale presepe vivente, ognuno dedito a svolgere una specifica attività, che poi  è quella che quotidianamente esercita e che rappresentano la sua vera attività lavorativa. In secondo luogo, gli stessi figuranti indosseranno abiti realizzati per l’occasione dai giovani sarti emergenti e dalle maestranze dei Sarti & Stilisti appartenenti a Confartigianato, tra cui la costumista Catia Mancini che realizzerà i vestiti della Sacra Famigli e dei Re Magi. Tutto ciò si svolgerà il giorno 30 dicembre dal pomeriggio fino a sera.

Entrambe le iniziative hanno trovato l’entusiasta approvazione del Vescovo Giovanni D’Ercole e hanno ricevuto il patrocinio gratuito della Diocesi di Ascoli Piceno che, nel caso dei restauri, seguirà con il proprio staff tecnico l’intero iter burocratico necessario. È convinzione di tutti i soggetti coinvolti in tali iniziative di dover tutelare l’identità locale, sociale ed economica, nonché in punto di tradizioni di tutte le popolazioni coinvolte; specie per un territorio come il nostro, la cui vera essenza è rappresentata dai piccoli comuni. Gli importanti valori di cui questi ultimi si fanno “portatori” possono essere garantiti soltanto intervenendo  tempestivamente sulle zone colpite al fine di favorirne la rinascita sociale ed economica ed accelerare quanto più possibile il reinsediamento di coloro che sono stati costretti ad abbandonarle. È questa, in fin dei conti, la ratio ultima che ha mosso e continua a muovere queste iniziative.

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