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ASCOLI PICENO – Intervenire tempestivamente sul patrimonio immobiliare cittadino danneggiato dal terremoto richiede, in primis, un’attività di rilievo precisa, organica e dettagliata, che fotografi l’esatto stato di conservazione degli edifici interessati ed evidenzi le situazioni a rischio in modo tale da agevolare la programmazione degli interventi di messa in sicurezza o ristrutturazione.

Per questo il Comune di Ascoli Piceno ha accettato la proposta della società ascolana Tecno art, del geometra Marco De Carolis, che si è offerta di effettuare gratuitamente tutti i rilevi necessari, utilizzando metodologie innovative (molte delle quali utilizzate per la prima volta in Italia) e strumentazioni di ultima generazione come laser scanner terrestri e mobili, droni radiocomandati, macchine fotografiche ad alta risoluzione con obiettivi basculanti ed antenne georadar in grado di indagare anche il sottosuolo. L’intento è quello di procedere con l’attività di rilevazione immediatamente, in maniera tale da ottenere il prima possibile dei dati tecnici sui quali poter programmare gli interventi necessari.

Il progetto è partito ormai da due settimane, da Piazza Sant’Agostino e sta continuando in quasi tutto il centro città. Precisamente, le altre aree scansionate sono quelle di Piazza Arringo, Piazza del Popolo, Via Emidio Clementi, Via delle Torri, Piazza Ventidio Basso, Via dei Soderini, Rua dei Longobardi, Via Solestà, Rua delle Stelle, Via Trieste, Largo del Cremore e le relative vie di collegamento. Questo, dovrebbe essere solo l’inizio, infatti nel giro di alcuni mesi si dovrebbe arrivare all’ottenimento di una mappatura digitalizzata dell’intera città, dalla precisione millimetrica.

I rilievi e le fasi

Per ottenere dei dati così precisi sono state impiegate strumentazioni operanti su diversi livelli, ossia: attrezzatura da cielo, da terra e capace di indagare la conformazione del sottosuolo, che hanno realizzato una lettura completa delle aree scansionate e degli edifici in esse presenti.

Quello che si ottiene è una “nuvola di punti”, che è un insieme di milioni di punti 3D, visualizzabile mediante software specifici e che racchiude tutte le informazioni inerenti il rilievo.

La particolarità di tale tecnica sta nel fatto che permette di visionare tridimensionalmente l’area rilevata e consente, quindi, di conoscere sia l’involucro esterno dell’edificio, con tutta la copertura e tutte le strade sottostanti, sia il suo l’interno, con una precisione millimetrica specie ove si trovino affreschi ed opere d’arte. Questa tecnica, anche se articolata dovrebbe quindi garantire un risultato molto accurato in tempi rapidi.

Una volta ottenuto il rilievo dell’area o dell’edificio si elabora un progetto che evidenzi gli eventuali elementi danneggiati. Seguirà poi una ricerca storico – culturale sull’edificio stesso e la consegna dei rilievi ai progettisti per la pianificazione delle opere di risanamento, restauro o puntellamento.

Gli scopi del progetto

Il progetto è il presupposto per l’avvio di interventi mirati di ricostruzione e messa in sicurezza, nonché per valutare lo stato complessivo degli edifici della città. In altri termini è un utilissimo elemento per capire come e dove intervenire e con che grado d’urgenza.

Tecno Art

Ma c’è di più. La stessa società si è impegnata, senza oneri a carico del comune, a rendere questa archiviazione di dati “dinamica” garantendo aggiornamenti successivi che consentiranno di valutare l’eventuale evoluzione dei pregiudizi e dei danni degli edifici. In secondo luogo, tutti i dati acquisiti verranno inseriti da Tecno art nelle piattaforme del comune e resi accessibili a qualsiasi tecnico ed a qualsiasi utente. Questi dati, dettagliati, puntuali e dinamici andranno così a formare una sorta di “fascicolo della città” che si sostanzia in una fotografia ad alta definizione del suo stato di conservazione.

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Questo non solo è una base per gli interventi di conservazione e ristrutturazione, ma assume anche – e soprattutto – un importante significato storico ed artistico. Infatti si andrebbe a tracciare una mappatura tridimensionale di una città d’arte come Ascoli, e la si metterebbe a disposizione di tutti gli interessati, dando modo, così, di valorizzare e far conoscere il suo patrimonio artistico. Inoltre si otterrebbe un primato: Ascoli diventerebbe la prima città a essere inventariata in questo modo.

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