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Nei condomini chi verifica la messa a terra degli impianti? La responsabilità è certamente a carico dell’amministratore di condominio che, avendo l’obbligo di controllare le parti comuni dei condomini, quindi anche degli impianti, deve accertarsi che siano intraprese tutte le misure atte a prevenire e proteggere la salvaguardia delle persone presenti nell’edificio.

L’amministratore ha l’obbligo di frequentare corsi inerenti a questa tematica per acquisire le giuste nozioni delle normative vigenti e pertanto essere idoneo a vigilare sulla sicurezza degli abitanti del palazzo, effettuando nel caso interventi precisi.

L’amministratore deve controllare che ogni impianto nuovo o vecchio abbia la Dichiarazione di Conformità, anche se avere queste carte in mano, non ci garantisce sempre la corretta realizzazione e funzionamento dell’impianto. Non sono solo obbligatorie le dichiarazioni di conformità ma anche il progetto, lo schema di impianto, lo schema di installazione e una dichiarazione in cui sono specificati i materiali che lo costituiscono. Tuttavia nel tempo, l’impianto è soggetto a modifiche e a manutenzione che rendono necessarie delle verifiche per controllare che le manipolazioni non hanno compromesso il buon funzionamento dell’impianto.

Le verifiche sono disciplinate dal decreto del Presidente della Repubblica n. 462 del 22 ottobre 2001, che contiene il regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. In pratica il decreto in questione tratta della regolamentazione di tutti gli impianti costruiti nei luoghi di lavoro.

Come si può applicare il dpr 462 01 nei condomini?

Non essendoci chiare disposizioni in merito, sono insorte diverse interpretazioni che hanno confuso ancora di più le idee.

Nel caso del condomino l’amministratore è il “datore di lavoro”, in quanto è il custode delle parti collettive e quindi diventa responsabile della sicurezza degli impianti e ha l’obbligo di controllare che avvenga la regolare manutenzioni degli impianti e di programmare la verifica periodica dell’impianto di messa a terra.

Spesso si pensa che quest’ultima verifica non spetta ai condomini visto che è un obbligo che deve essere applicato solo se ci sono “lavoratori”.

Il condominio è un luogo in cui vengono svolte tantissimi lavori, e quindi infortuni, catastrofi naturali e tutto ciò che può nuocere alla sicurezza delle persone colpiscono tutti e non fanno distinzione tra condomini e lavoratori dipendenti.

Tralasciando la presenza degli inquilini, bisogna considerare anche i dipendenti delle imprese di pulizie, gli operai per la manutenzione degli impianti ed ecc. Per tutti questi dipendenti anche se non del condominio l’amministratore deve garantire che il luogo in cui lavorano sia sicuro. La verifica periodica dell’impianto di messa a terra dovrà essere effettuata ogni 2 anni.