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Ascoli news: è una vera e propria rinascita quella che sta interessando in questo periodo la Galleria d’arte Moderna O. Licini di Ascoli Piceno, che poco più di un mese fa si è completamente rinnovata offrendo ai visitatori nuovi spazi, un caffè letterario e laboratori dedicati alla scoperta dell’arte moderna in ogni sua sfaccettatura.

Ascoli news: 5 opere di Marcolini

Da oggi nella sala con il torchio per le stampe, sarà possibile ammirare cinque nuove opere del maestro ascolano Arnaldo Marcolini, del filone dei miles – i soldati – realizzate con accostamenti di materiale vario e tecniche a rilievo, che andranno poi a prendere posto nel padiglione dedicato agli artisti ascolani assieme a quelle dello stesso autore che già sono presenti, collocato al secondo livello della Galleria.

Ad accogliere queste splendide opere, il Sindaco Guidi Castelli, l’assessore Piersandra Dragoni ed il Professor Stefano Papetti che hanno manifestato il loro l’entusiasmo nel ricevere un dono così prezioso da parte del famoso maestro conterraneo.

Chi è Arnaldo Marcolini

Arnaldo Marcolini nasce ad Ascoli piceno nel 1937, dove ancora vive e lavora, nel suo studio a Rua Delle Conce. Definito dall’amico artista Salvatore Di Bartolomeo “rigoroso e severo con se stesso, nella sua sperimentazione e nella sua ricerca di nuove poetiche e di nuove argomentazioni linguistiche.

Un artista scalpitante, innovativo, originale. Un talento emergente che rifuggiva gli allineamenti di correnti dell’epoca, ma che viveva in prima linea il proprio tempo”. 

Il suo percorso inizia nel 1957, partendo dal figurativo, per poi evolversi verso l’astratto-informale. Dal 1965 l’iter artistico evolve passando per i paesaggi astrali, poi per i Miles (i soldati che sembrano cattivi), le serie ‘Assassination’ e ‘In Museum’ e le ‘Icone – Volume Codex’ fino ad arrivare ai nodi, tema che accompagnerà l’artista fino al 2002, caratterizzando i suoi dipinti nelle ulteriori evoluzioni laddove proprio il nodo rappresenta tutto ciò che condiziona la vita umana.

Nel 2003 Marcolini arriva alla serie ‘Cecco d’Ascoli (se io fossi Cecco)’, seguita dal suo approccio al mondo dei Maya e ai relativi segni e simboli. Per tornare ora, con le nuove opere, al discorso dei Miles.

Tra i passaggi fondamentali della carriera di Marcolini, vanno segnalate senza dubbio la partecipazione alla Biennale di Venezia nel padiglione Italia, ma anche l’inserimento di sue opere tra le iniziative benefiche a livello mondiale organizzate dalla nota casa d’aste Sotheby’s.

Per quel che riguarda le mostre delle opere di Marcolini, sono più di 100 tra personali e collettive, con alcune esposizioni internazionali (sue opere sono state o sono tuttora esposte a Whashington, New York, Dubrovnic, Barcellona, Madrid, Liegi, Mosca,Hong Kong e in diverse altre città estere) e altre di rilievo nazionale.

Tanti anche i critici di livello nazionale che hanno apprezzato l’opera di Marcolini, tra cui anche Umberto Eco.

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