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Con le elezioni del nuovo presidente della Provincia Ascoli fissate per mercoledì prossimo 31 ottobre, il presidente uscente Paolo D’Erasmo fa un bilancio del suo mandato. Diversi sono stati i punti chiave di questi quattro anni, dal 2014 al 2018, svolti “con intenso lavoro, passione, sinergia istituzionale e grande attenzione da parte della Regione, delle altre province marchigiane, dei consiglieri e di tutti i sindaci e la solidarietà del direttivo nazionale“.

Provincia Ascoli, il bilancio di D’Erasmo

“Nonostante ci siano stati momenti molto duri e molto difficili, abbiamo dovuto lavorare quattro anni per evitare il dissesto finanziario, perché solo mercoledì scorso la Corte dei Conti ha approvato la rimodulazione del pre-dissesto finanziario. Non era scontato perché dopo che dall’originario  dissesto di 15 milioni approvato nel 2013, e l’accertamento straordinario dei residui  del 2015, sono usciti fuori altri 19 milioni di extra deficit”, ha spiegato il presidente. 

Con questi dati, possiamo comprendere che il 2015 è stato l’anno in cui la Provincia ha rischiato più volte il dissesto finanziario. Superato, ha sostenuto d’Erasmo, con ” la passione, la voglia di creare e un impegno da parte di tutti e da parte anche di Ceriscioli che ha dovuto sostenere e contribuire maggiormente alla Provincia di Ascoli rispetto alle altre province marchigiane”.

Dagli originali 34,8 milioni di disavanzo del 2015 è scesi a 21,4 nel 2017 mentre a fine 2018 sarà sotto i 17 milioni.

Il risanamento della Provincia

Come primo punto che ha coperto il 90% dell’attività della Provincia, c’è stato il risanamento. Il percorso si è svolto nel rispetto dei parametri del piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2013-2020 contando sulle risorse derivanti da alcune alienazioni all’Invimit, su una rigorosa attività di razionalizzazione delle spese correnti, sugli importanti contributi della Regione e l’assegnazione dei fondi disponibili mediante il Decreto Legge 50/2012 e il cosiddetto Decreto Mezzogiorno 91/2017.

Ecco le parole del Presidente uscente,”oggi siamo nella fase in cui abbiamo dovuto bonificare il bilancio rispetto alle varie situazioni e per riportarlo alla fedeltà e in modo fedele rispetto alle entrate e alle uscite.

Basta vedere che in questi quattro anni abbiamo avuto sempre il parere dei Revisori dei Conti, del Collegio dei Revisori e abbiamo chiuso ogni anno in avanzo di amministrazione, quindi il disavanzo si è interrotto nel 2014.

L’avanzo di gestione di ogni anno, lo abbiamo prodotto per una gestione attenta. Sono contento perché so che nel 2019 tutto questo lavoro porterà dei frutti e siccome ci sono oltre 4 milioni di euro per appalti, strade con finanziamenti diretti e ci sono risorse molto significative per l’edilizia scolastica”.

Edilizia scolastica:

Parlando di edilizia scolastica, in questi quattro anni è stata portata avanti la verifica di vulnerabilità sismica nelle scuole che “ci da un dato, una lettura e una responsabilità agli amministratori, ai dipendenti perchè ospitare 11 mila studenti nelle scuole superiori e non conoscere i dati di resistenza delle scuole, è assolutamente immorale. Lo abbiamo fatto con la consapevolezza che dovevamo trovare una soluzione a quella situazione di difficoltà. Abbiamo unito le forza, con piena determinazione e sinergia, con la Vice Presidente Casini, con la Regione Marche, con l’ufficio di ricostruzione nonostante la difficoltà della riforma delle province. Noi avevamo il dovere di riportare la nave in porto perchè il fallimento dell’ente significava un duro colpo  per i servizi, per le strade provinciali che sarebbero state chiuse, le scuole. 

Strade e terremoto

La provincia ha lavorato anche con ” 400 mila euro per i finanziamenti dei quattro piani stralcio dell’Anas per la ricostruzione. Abbiamo gestito la ricostruzione; per oltre un anno abbiamo ospitato tutti i vigili del fuoco all’Hotel Marche che sono venuti da tutta Italia e che avevano bisogno anche di un’accoglienza solidale”. 

Incendi e scuole

Sono stati completati tutti i certificati di prevenzione agli incendi; ” penso che sia uno dei primati nazionali perchè abbiamo pensato insieme ai consiglieri, di individuare le priorità. Avere una scuola senza il certificato di prevenzione agli incendi non è assolutamente immaginabile. Le risorse che siamo riusciti a individuare le abbiamo destinate a completare la prevenzione incendi sugli ultimi edifici della provincia, l’Umberto I e l’Ipsia di San Benedetto oltre alla verifica dei solai, oggi sono partiti dei cantieri, lunedi consegniamo il liceo Classico ad Ascoli, abbiamo inaugurato l’ampliamento del Mazzocchi anche per favorire l’attività motoria agli studenti.

Ponti

Nel 2015 “abbiamo iniziato a costruire un catasto dei ponti, perchè non si conosceva bene il numero a livello provinciale. Oggi lo abbiamo e sono 300 ma l’obiettivo è dotare le risorse finanziarie il servizio competente, di dare lo strumento perchè con le risorse poi gli uffici sono in grado di avviare una corretta gestione rispetto alle tante priorità”.

Politiche ambientali

Grazie al Legambiente, sono stati fatti alcuni progetti nelle scuole e un dato importante ha riguardato la raccolta differenziata. “Fino al 2014 c’era una cultura prevalente su questo territorio soprattutto nel comune di Ascoli, che l’unica soluzione era quella di creare una discarica.  Noi invece attraverso i sindaci abbiamo immaginato un percorso diverso. Nel 2014 i rifiuti conferiti erano pari a 53 mila tonnellate, mentre oggi il trend ci porta a 35 mila tonnellate.Il dato della raccolta differenziata nel 2014 era pari al 55,83%, oggi abbiamo superato il 63% di media a livello provinciale. L’obiettivo non è mettere la  busta nella buca e lasciarla li per trenta anni ma rispetto all’ambiente, all’economia circolare, c’è una sfida straordinaria. Quindi, questo territorio oggi in soli  quattro anni è passato dal  55 % è passato a 11 punti percentuali. Noi abbiamo portato questa provincia fuori dall’emergenza dei rifiuti”.

Quello che succederà nel 2019

Le risorse assegnate alle scuole abbiamo oltre 24 milioni di euro e se sommiamo quelle del patrimonio arriviamo a 35 milioni di euro. Nel 2019 si asfaltano con i  diversi lavori e con le procedure di gara e di aggiudicazione, oltre 100 km di strade e la provincia si augura che possano arrivare a 150, 200 km. “per fare una vera accoglienza turistica e per dare un servizio ai cittadini e alle imprese nel territorio c’è bisogno  di sistemate la viabilità.

Lunedi inizieranno i lavori del Ponte di Rubbianello “e anche se non ci crede nessuno inizieranno i lavori. La provincia ha dovuto gridare con forza che il percorso fatto era corretto e legittimo e ho aspettato fino all’ultimo la rescissione in danno per le adempienze dell’impresa e devo dire che ad oggi c’è una situazione che si è rasserenata molto e quindi lunedi mattina partiranno i lavori”.

 

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