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La Legge di bilancio 2019 approvata dal Parlamento porta con sé molte novità e oltre 2 miliardi di euro per le start up innovative. La misura più rilevante convoglia parte degli investimenti pubblici e privati verso i Fondi per il Venture Capital

Si tratta di quegli organismi di investimento collettivo del risparmio chiusi e le società di investimento a capitale fisso, che investono almeno l’85% del valore degli attivi in piccole e medie imprese non quotate, nella fase di sperimentazione (seed financing), di costituzione (start-up financing), di avvio dell’attività (early-stage financing) o di sviluppo del prodotto (expansion o scale up financing) e il residuo in PMI.

Ma vediamo cosa cambia per le start up con la manovra 2019.

Start up e Legge di Bilancio 2019, cosa cambia

La Legge di Bilancio 2019 prevede oltre 2 miliardi di euro in favore delle start up innovative.

Ecco le principali misure fiscali e finanziarie previste nella manovra:

  • detrazione d’imposta Irpef-Ires del 40% per investimenti nelle start up innovative;
  • credito d’imposta del 50% ai fini Ires in caso di acquisizione dell’intero capitale sociale di start up innovative (fase di exit) di imprese medio-grandi;
  • credito d’imposta del 50% anziché del 25% per i progetti di ricerca e sviluppo per start up e PMI;
  • Fondo di sostegno al Venture Capital con una dotazione di 110 milioni di euro per gli anni 2019-25;
  • possibilità di sottoscrivere quote o azioni di uno o più Fondi per il Venture Capital o di uno o più fondi che investono in Fondi per il Venture Capital da parte statale;
  • le entrate dello Stato per dividendi delle società partecipate dovranno essere utilizzate per almeno il 15% del loro ammontare per investimenti in Fondi per il Venture Capital;
  • i Piani Individuali di Risparmio (PIR) dovranno destinare almeno il 5% del loro patrimonio in quote o azioni di Fondi per il Venture Capital;
  • riconoscimento giuridico dei “Business Angel”, gli investitori a supporto dell’innovazione che investono in maniera diretta o indiretta una somma pari ad almeno euro 40.000 nel triennio.

I corsi di formazione per le start up

Da qui la necessità di nuove competenze specialistiche a supporto delle start up e del loro consolidamento.

Smarteam propone, nell’ambito del catalogo FORMICA della Regione Marche, due corsi di formazione:

I due percorsi formativi, con un numero differente di ore previste, intendono formare figure professionali in grado di avviare e gestire start up e progetti d’impresa innovativi.

I corsi sono gratuiti e autorizzati all’interno del Catalogo dell’offerta formativa a domanda individuale (FORM.I.CA.) della Regione Marche.  

Le modalità di presentazione sono diverse a seconda della propria condizione occupazionale:

  1. inoccupati o disoccupati: domanda in forma individuale;
  2. lavoratori autonomi (commercianti, artigiani, etc. con Partita Iva e/o iscrizione alla Cciaa): domanda unica per il titolare e/o propri dipendenti; 
  3. liberi professionisti: domanda unica per il titolare dello studio e/o propri dipendenti;
  4. imprese: domanda unica per i propri dipendenti.

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