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Una normale domenica di polemica sui social per i poliziotti pro-Salvini.

Cosa è successo? Tutto è cominciata dalla fotografia che ha fatto il giro di Facebook (prima) e dei quotidiani nazionali (poi) che ritrae due poliziotti in servizio immortalati al gazebo della Lega di Ascoli Piceno, in piazza Arringo, mentre firmano la petizione pro-Salvini.

Il primo a farla circolare sui social era stato ieri il senatore leghista Paolo Arrigoni che aveva rimosso il post per poi ripensarci oggi. Nel frattempo, la questura di Ascoli Piceno ha “aperto un’inchiesta amministrativa per l’accertamento dei fatti”. Ma vediamo di capire assieme cosa è successo di preciso.

Poliziotti pro-Salvini, Arrigoni e la foto su Facebook

Come dicevamo, sul profilo del senatore Arrigoni è circolata la prima polemica, tanto da far indietreggiare Arrigoni prima e poi confermare il post che è riapparso oggi.

“Ieri sui miei social ho pubblicato questa foto. La foto di due agenti di polizia che con un atto di generosità e coraggio nelle #Marche hanno voluto sottoscrivere la raccolta firme a sostegno del ministro dell’Interno Salvini. Poche ore dopo l’ho cancellata per ragioni di privacy e per rispetto a quei due ragazzi, sapendo che c’era il rischio che venisse strumentalizzata da chi non vede l’ora di infangare il lavoro delle nostre Forze dell’Ordine. Cosa che è prontamente avvenuta”.

La raccolta firme pro-Salvini

La Lega nel Piceno non demorde e anzi, in nota alla stampa firmata da Roberto Maravalli, fa sapere che “La partecipazione della cittadinanza va oltre ogni più rosea aspettativa. L’azione del Governo in tema di immigrazione sta andando incontro alle aspettative degli elettori leghisti oltre a raccogliere consensi fra gli scettici. La magistratura col suo ostinato voler procedere contro Matteo Salvini, la cui unica colpa è stata quella di difendere i confini nazionali, sta commettendo un grave errore che si ripercuote negativamente sull’immagine del nostro Paese. Voglio ringraziare tutti i militanti e sostenitori che sono scesi in piazza pacificamente, sia ad Ascoli che in tutta la nostra bellissima provincia, per raccogliere le firme contro questo sopruso. Un ringraziamento particolare al nostro commissario provinciale Andrea Maria Antonini per l’ottimo coordinamento provinciale, per un evento realizzato con così poco preavviso”.

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