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I motivi per i quali le imprese decidono di fare affidamento sulle soluzioni di content marketing non sono poi diversi da quelli per cui vengono impiegate le altre soluzioni di marketing: per ogni azienda, d’altro canto, l’obiettivo primario è quello di aumentare il numero di clienti cercando al tempo stesso di fidelizzare quelli già presenti. Non esiste azione di marketing che non sia orientata verso tale traguardo, che si traduce poi in un incremento delle vendite. 

Gli obiettivi da raggiungere

Generare reddito, però, rischia di apparire un obiettivo troppo generico, se non addirittura scontato. Nel momento in cui vengono programmate le azioni di marketing, infatti, è importante sapere in che modo viene investito il budget a disposizione e quali conseguenze possono derivare dalle attività che si intraprendono. Insomma, c’è bisogno di identificare obiettivi più definiti rispetto a un aleatorio “aumentare i clienti”. I marketer che si vogliono affidare al content marketing, per esempio, mirano alla leadership e alla brand awareness: la prima consiste nel fare in modo che l’azienda e i suoi professionisti riescano a migliorare reputazione online (leggi un approfondimento qui: http://visibilita.net/reputazione-online/) e conseguentemente affermarsi in qualità di leader nel settore; la seconda ha a che fare con un miglioramento della conoscenza del marchio.

Customer retention, customer engagement e lead generation

La lista degli obiettivi che possono essere raggiunti attraverso il content marketing, in ogni caso, è molto più lunga e include anche la customer engagement, che prevede il coinvolgimento della clientela, e la customer retention, che corrisponde alla sua fidelizzazione. Mentre la lead generation consiste alla generazione di contatti, è importante che questi ultimi vengano convertiti in clienti: è ciò che i marketer definiscono come converting leads into customers. Non bisogna sottovalutare, infine, website traffic e sales vale a dire la generazione di traffico sul sito e delle vendite. Non è detto, comunque, che tutti gli obiettivi siano individuati con lo stesso grado di precisione: molto dipende dal metodo che si vuole utilizzare. Per esempio, c’è chi sostiene che la generazione di contatti abbia ben poco a che fare con la loro conversione in clienti.

Tre categorie di obiettivi

Volendo restringere il campo, gli obiettivi appena elencati possono essere ricondotti a tre grandi categorie: quella del riconoscimento del marchio, quella della fidelizzazione della clientela e quella dell’aumento delle vendite. Vien da chiedersi, a questo punto, perché il marketing tradizionale non sia sufficiente per raggiungere tali scopi. La risposta sta nel fatto che i metodi tradizionali a volte non corrispondono ai bisogni effettivi delle aziende. Basti pensare alle conseguenze dello spamming, o di ciò che viene percepito come tale: non a caso molti utenti del web ricorrono al blocco degli annunci pubblicitari durante la navigazione.

Quando il marketing classico non basta

In molti casi il marketing classico non è efficace, o comunque da solo non è sufficiente, perché inadeguato alle esigenze dei destinatari. Per tornare all’esempio dei banner presenti su una pagina web: spesso sono così invadenti da nascondere il contenuto a cui i lettori sono realmente interessati. Come si può pensare che una soluzione di questo tipo risulti vincente? Ecco che il content marketing e l’inbound marketing (leggi un approfondimento qui: https://www.ninjamarketing.it/2015/06/04/linbound-marketing-cose-e-come-farlo-correttamente/) si rivelano delle preziose alternative: si tratta di approcci in virtù dei quali è il cliente a cercare l’azienda, e si interessa alle sue proposte a patto che vengano messi a sua disposizione dei contenuti interessanti. 

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