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Ascoli Frosinone le interviste: la sconfitta bianconera si analizza nella sala stampa dello stadio Del Duca

Ascoli Frosinone le interviste: ecco le voci dei protagonisti

“Sono molto più soddisfatto rispetto alla gara con lo Spezia – commenta l’allenatore del Picchio Paolo Zanetti -. E’ stato un Ascoli intraprendente, ho visto anche il pubblico divertirsi. Sicuramente ho un materiale importante a disposizione, anche i nuovi Gerbo, Brlek e Da Cruz. Abbiamo provato a pareggiarla fino alla fine. Valentini? Ha avuto un affaticamento al polpaccio, e ho detto ai ragazzi che appena sentono qualcosa che non va di uscire. Dispiace che abbiamo preso gol nel nostro miglior momento. Ho chiesto amichevoli difficili proprio per migliorare, trarre spunti e sapere dove andare a lavorare. Sto cercando di cambiare il dna della squadra. Comunque la strada è quella giusta. Chajia? Credo molto in lui. Elementi in grado di saltare l’uomo sono determinanti, come Da Cruz. Ho un parco attaccanti importante. Chi merita con me gioca e non guardo in faccia a nessuno. Il mercato? Qualcosina manca soprattutto sugli esterni. Ci sono ancora 25 giorni stiamo alla finestra. Ma non prenderemo giocatori da contorno, ma solo calciatori importanti. Arriveremo alla prima di campionato con un rosa ‘logica'”.

“A tratti abbiamo fatto bene, sono molto soddisfatto – spiega il tecnico del Frosinone Alessandro Nesta -. Dobbiamo migliorare, ma la fatica ci ha messo del suo. Mi conosco con il mister Zanetti. L’Ascoli è un’ottima squadra e ha una società importante. Certo valutare le squadre i primi di agosto non è mai facile”.

“E’ stata una gara vera a tutti gli effetti – dichiara il centrocampista bianconero Davide Petrucci -.  Eravamo un pò imballati ma se continuiamo così ci toglieremo belle soddisfazioni. Personalmente devo migliorare molto, vengo da campionati esteri. Ma posso fare bene sia a livello individuale che a livello di squadra. Si è formato un bel gruppo e sarà la nostra forza, specie in casa. Il calcio all’estero è meno tattico ma lo stress è alto. Ho giocato in Turchia davanti a 60mila spettatori. Il mio ruolo? Posso fare la mezzala, ho fatto il play, gioco dove mi dice il mister. Davanti abbiamo un ottimo attacco ma, globalmente faccuo parte di un organico importante

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