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Comitato Scuole Sicure Ascoli, avanzata la richiesta di avvio di un tavolo di informazione e confronto: “sono passati più di tre anni dal sisma del 2016 e solo ora forze politiche e dirigenti scolastici sembrano essersi risvegliati sul tema della messa in sicurezza degli edifici scolastici”.

L’affondo del Comitato Scuole Sicure è netto: i suoi rappresentanti si chiedono “perché ora, dopo il generale risveglio dell’Amministrazione e della politica, si torna a parlare di project financing come un’ottima occasione persa  “e si domandando “come il Comune abbia intenzione di gestire la situazione, che sembra impossibile da sbrogliare”.

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Comitato Scuole Sicure, le accuse

Il Comitato afferma di aver avuto accesso ad alcuni dati, dai quali sono emerse due gravi situazioni: in primis, a dicembre 2018 era già stato elaborato un piano per le scuole, all’oscuro, però, del Comitato e dei dirigenti e, in secondo luogo, la situazione degli edifici scolastici era talmente grave che la Regione aveva messo a disposizione 37 milioni di euro, ancor prima della presentazione dei progetti operativi.

Il Comitato si chiede, quindi, come mai si inizi adesso a gridare all’emergenza (“Forse perché adesso qualcuno è riuscito a organizzarsi per accaparrarsi i fondi a disposizione? Forse perché per la campagna elettorale per le regionali servono tanti soldi e qui ce ne sono?”).

Le conclusioni del Comitato, ad ogni modo, sono semplici e pratiche: si dichiarano non interessati a chi ricostruisce le scuole, a loro interessano le tempistiche e le modalità, perché “l’urgenza c’è, ma è la stessa del 2016, anzi, la stessa del 2003, anno in cui si sono stabiliti i primi criteri oggettivi e gli obblighi di legge per valutare la vulnerabilità sismica delle scuole, dopo la terribile tragedia di San Giuliano”.

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