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Vincenzo Mollica, grande e apprezzato giornalista del Tg1, va in pensione. L’inviato Rai, esperto di cultura, spettacoli e musica, lascia il primo telegiornale nazionale, per sopraggiunti limiti di età. In realtà, sarebbe dovuto andare in pensione il 27 gennaio (giorno del suo compleanno), ma la Rai gli ha concesso la proroga di un mese, per consentirgli di seguire la 70^ edizione del Festival di Sanremo e di festeggiare i 40 anni di onorata carriera al Tg1 (notiziario nel quale entrò il 25 febbraio 1980).

Comunque, non è escluso che, nei prossimi anni, Vincenzo Mollica (uno dei critici musicali e cinematografici più esperti) possa ancora mettere a disposizione la sua grande esperienza, maturata nel campo della cultura e degli spettacoli, in qualità di collaboratore esterno.

Vincenzo Mollica lascia il Tg1 e va in pensione: la carriera del giornalista

Vincenzo Mollica (nato a Formigine, in Provincia di Modena, il 27 gennaio 1953) è un bravissimo giornalista, scrittore, disegnatore, nonché autore e conduttore televisivo e radiofonico.

Ad appena tre mesi di vita, Vincenzo raggiunse il padre, Pasquale, in Canada, Paese di cui ha il passaporto; tornò in Italia dopo sette anni, a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio, paese di origine del padre.

Appassionato di fumetti e cinema sin da ragazzo, ma anche musicalmente affascinato dalla canzone d’autore, Mollica ha compiuto gli studi di Scuola superiore al Liceo Classico di Locri (Reggio Calabria). Si è laureato in Giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Urbino.

Nel 1980, Vincenzo Mollica è entrato a far parte della redazione del TG1: ha realizzato i suoi primi servizi sui personaggi di Walt Disney, sul cantautore Francesco De Gregori e sul regista Nanni Moretti. Inoltre, è stato più volte inviato speciale della Rai alla cerimonia dei Premi Oscar di Los Angeles, ai Festival del cinema di Venezia e Cannes e, a partire dal 1981, al Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Ha realizzato alcune trasmissioni televisive per il Servizio pubblico: “Prisma”, “Taratatà”, “Sviste” e “Per fare Mezzanotte”.

Negli Anni Ottanta, è stato collaboratore del periodico “Radiocorriere TV”. Tra le sue altre collaborazioni con giornali e riviste, sono da ricordare “Linus”, il “Venerdì di Repubblica”, “Il Messaggero”, “l’Unità” (e il suo inserto satirico, “Tango”).

E’ stato direttore, dal 1991 al 1995, della rivista “Il Grifo”. In qualità di disegnatore, nel dicembre del 2006 ha esposto le sue opere pittoriche al Complesso del Vittoriano a Roma. Il 29 agosto 1995, su “Topolino” ha esordito il suo alter-ego fumettistico: Vincenzo Paperica. 

Come è noto a tutti, Vincenzo Mollica ha curato la rubrica di approfondimento del Tg1 sulla cultura e gli spettacoli, “DoReCiakGulp”, dal 20 gennaio 1998 al 29 febbraio 2020 (giorno del pensionamento): la rubrica è andata in onda il sabato alle ore 13.50 circa, all’interno del Tg1. Nel 1998, ha prestato la sua voce al soldato Chien-Po, nel film d’animazione Disney Mulan”.

Su Rai Radio 2, ha condotto: dal 2005 al 2008, Parole parole, storie di canzoni” (una serie di appuntamenti radiofonici, in cui ha intervistato i grandi autori ed interpreti della canzone italiana); nel 2015, la trasmissione “Prima che mi dimentichi di tutto”.

Grande appassionato di Internet, Mollica ha inaugurato il suo sito ufficiale nel 2001: è stato primo giornalista della Tv pubblica italiana, ad avere un sito dedicato, da lui gestito insieme a Riccardo Corbò. Dall’esperienza maturata nel sito, nel 2006, è nato il libro DoReCiakGulp”. Nello stesso anno, ha pubblicato anche il volume “Scarabocchi in libera uscita”, una raccolta di alcuni suoi disegni (che furono esposti in una mostra, ad Ascoli Piceno). Dal dicembre 2011, Vincenzo ha aperto una sua pagina ufficiale su Facebook, che si chiama “Mollica Istantanee” (nella quale pubblica alcuni aforismi e momenti di vita professionale).

Il 9 marzo 2018, il giornalista è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana (il più alto degli ordini della Repubblica), da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Il 23 giugno 2019, la Cineteca di Bologna ha assegnato, a Vincenzo Mollica, il “Premio alla carriera” in occasione della giornata inaugurale della 33^ edizione del Festival “Il Cinema Ritrovato”.

Il 3 settembre 2019, in occasione del Festival del Cinema di Venezia e in concomitanza con la Biennale, il grande cronista ha ricevuto il Premio Pietro Bianchi”, assegnato dai Giornalisti Cinematografici. Ha dedicato il riconoscimento alla moglie Rosa Maria, alla figlia Caterina e a due amici scomparsi, il regista Federico Fellini e lo scrittore Andrea Camilleri.

Il 7 febbraio 2020, il grandissimo Mollica ha ricevuto una meritata “standing ovation” e un fragoroso applauso, da parte del pubblico del Festival di Sanremo 2020, al Teatro Ariston.

Vincenzo Mollica, soprannominato “Mollicone” e “Vincenzone”, è famoso per le sue recensioni benevole di film, canzoni e libri. “La verità – ha spiegato Mollica – è che io ho sempre parlato di chi meritava e, piuttosto che una stroncatura, ho sempre preferito usare l’ironia. Ho sempre considerato importanti le persone e non le casacche che vestivano, di cui non mi è mai importato. Ho sempre considerato come amici tutte le persone che hanno lavorato al Tg1, dalla redazione agli operatori, fino agli assistenti”.

Quale sarà il futuro di Vincenzo Mollica, dopo la pensione? “Sono molto sereno. – ha detto in un’intervista – In tutti questi anni, ho avuto la fortuna di incontrare tante persone e raccontare tante storie. Ce l’ho messa tutta per arrivare a questo punto ed essere contento. E credo di esserci riuscito”.

Vincenzo Mollica è andato in pensione, ma continuerà senz’altro ad occuparsi, con competenza, professionalità, simpatia, gentilezza e garbo, delle sue passioni: la buona musica, il cinema di qualità, il fumetto e la letteratura.

GRAZIE DI TUTTO VINCENZO, BUONA VITA!                           

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