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Giovani Imprenditori Cna Marche, avanzate alcune possibili soluzioni per rilanciare l’economia regionale dopo la pandemia: finanziare in modo adeguato l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo, puntare sulle produzioni green e sulle agevolazioni per l’assunzione di giovani, sburocratizzando e defiscalizzando tutti i passaggi ora necessari, incentivare il passaggio delle imprese tradizionali al digitale e, infine, far ripartire i cantieri edili in sicurezza, sburocratizzando l’avvio delle opere pubbliche già in programma e incoraggiando l’edilizia privata con l’aumento degli sgravi fiscali e con pratiche meno onerose.

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Marche, la situazione dell’imprenditoria giovanile

Nelle Marche le imprese giovanili sono 15 mila, pari al 9% delle imprese marchigiane. Si tratta soprattutto di attività commerciali e nel settore delle costruzioni ma anche del manifatturiero e dei servizi, dove prevalgono le giovani imprese innovative ad alto contenuto tecnologico.

Per quanto riguarda la forma societaria prevalgono le imprese individuali, soprattutto nel commercio e tra gli stranieri, ma sono in forte crescita le società di capitali, a conferma che i giovani tendono a privilegiare le forme più strutturate e avanzate di organizzazione aziendale. Sono imprese che sono da poco in attività e rischiano di pagare più di altri una crisi che le coglie proprio quando si stavano consolidando nei mercati nazionale e internazionali.

Il turismo e la ristorazione sono i settori del sistema produttivo marchigiano più colpiti dalla crisi, e saranno anche quelli che usciranno più tardi dalla situazione emergenziale. In questi comparti negli ultimi anni moltissimi giovani hanno rinnovato le tradizionali imprese di famiglia. “Per ripartire da soli non ce la faranno, servono ingenti risorse pubbliche, per finanziare progetti di valorizzazione del territorio, con percorsi capaci di unire turismo, cultura e le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche locali”, fanno sapere dalla Cna Marche, così come “Tra i servizi alla persona e alla comunità, moltissime piccole imprese rischiano di non farcela. Estetiste, acconciatori, baristi, ristoratori hanno bisogno di aiuti a fondo perduto e sgravi fiscali per pagare affitti e mutui”.

Giovani Imprenditori Cna Marche, le possibili soluzioni

Per i Giovani Imprenditori di Cna Marche servono alleanze e sinergie tra le imprese e la politica, “soprattutto servono interventi coraggiosi, imponenti e tempestivi, da parte delle istituzioni nazionali e regionali, per evitare danni irreversibili al sistema delle imprese e al tessuto sociale. La Regione deve predisporre rigidi e adeguati protocolli, così da infondere sicurezza tra i dipendenti delle nostre imprese e poter riaprire quanto prima in accordo con il governo centrale, consapevoli che se il periodo di chiusura forzata si prolungherà ulteriormente si metterà ancor più in crisi il nostro sistema economico-imprenditoriale”.

I Giovani Imprenditori chiedono di irrorare il sistema economico regionale mediante un sistema creditizio e fondi appositi atti a dare liquidità immediata per evitare i mancati pagamenti, consapevoli del fatto che se questi venissero meno tutte le aziende andrebbero in men che non si dica in bancarotta. Occorre evitare, poi, “che le grandi aziende committenti ritardino i pagamenti ai piccoli imprenditori contoterzi di cui è ricca la nostra regione perché, essendo fortemente sottocapitalizzate, ne verrebbe messa a rischio la sopravvivenza”.

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