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E’ quasi certa la notizia che le scuole ormai non riapriranno, a causa dell’emergenza Coronavirus: il Governo a giorni deciderà in merito, ma “con l’attuale situazione sanitaria, ogni giorno che passa si allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, infatti, riterrebbe pericoloso far rientrare circa 8 milioni di studenti per svolgere l’attività didattica in aula.

Se la chiusura sarà confermata, verrà messo in atto il secondo scenario, il cosiddetto piano B, previsto dal Governo e dal Ministero dell’Istruzione che riguarda le procedure e le modalità degli esami di stato.

A proposito della maturità, Azzolina invece aveva affermato che”fino a quando non ci sarà la sicurezza per tutto il personale scolastico e per gli studenti di poter mettere piede in classe non torneranno a scuola. Ho il dovere di pensare a degli scenari e di realizzarli in modo che gli studenti continuino a lavorare “.

Coronavirus, la chiusura delle scuole è ormai certa

“Saremo più prudenti della scienza”,  ha spiegato il Ministro Lucia Azzolina a Che tempo che fa, rispondendo al  virologo Roberto Burioni che si dice molto dubbioso sulla possibilità di poter tornare a scuola a maggio, garantendo comunque sia “che finché non ci sarà sicurezza, gli studenti non torneranno in classe, se è un rischio tornare a scuola entro il 18 maggio allora sicuramente no”.

Mentre il Ministro voleva aspettare ancora qualche settimana per vedere l’evoluzione dell’emergenza, il Comitato Scientifico del Ministero della Salute ha sostenuto che sarebbe troppo rischioso rimettere sulle strade e nelle aule 8 milioni e mezzo di studenti dai 6 ai 19 anni, più magari i bambini dell’asilo e quasi due milioni di persone tra professori e personale della scuola. 

Se verrà confermata, cambiano radicalmente gli scenari previsti per la modalità di svolgimento dei vari esami di stato. Si procederebbe quindi ad un piano B che prevederebbe nessun esame di terza media mentre quello di maturità sarebbe solo in forma orale.

Previsto anche un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza nel caso in cui il problema virus si ripresentasse in vista dell’autunno. “È uno degli scenari a cui stiamo pensando. Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. In CdM discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti”. 

Le novità in vista della maturità

La questione che riguarda gli esami di maturità è piuttosto complessa, tanti sono gli studenti, ma anche genitori ed insegnanti che sono in attesa di delucidazioni e chiarimenti sulla procedura e sulle modalità che verranno adottate.

Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina per fronteggiare  il problema che riguarda l’esame di stato, “sono previsti diversi scenari che garantiscono un’esame serio. Gli scenari al momento sono due, il primo nel caso in cui si tornasse in classe entro il 18 Maggio è di prevedere  la sola commissione interna e il Presidente Esterno. La prova  di italiano sarà gestita come sempre  dal Ministero dell’Istruzione, la seconda prova che è attinente agli apprendimenti delle   diverse scuole che i nostri studenti frequentano, sarà preparata dalla Commissione Interna. Se invece avverrà il secondo scenario, ossia  non si tornerà a scuola, gli esami saranno con un’unica prova orale”.

Inoltre saranno ammessi tutti gli studenti, anche quelli che presentano insufficienze o debiti alla fine del primo quadrimestre ma”essere ammessi non vuol dire essere promossi visto che con la didattica a distanza che ha avuto dei risultati importanti avendo fatto un monitoraggio come Ministero dell’Istruzione ma io non ho la certezza che siamo arrivati a tutti gli studenti con questo metodo. Se ci fosse anche un solo studente a cui non è stato garantito quel diritto all’istruzione,deve essere tutelato e io devo dargli una possibilità, che non è una promozione di massa ma nel senso che io do questa possibilità e sta agli studenti di dimostrare che hanno lavorato bene”.

 

 

La commissione interna sarà formata da sei professori della stessa scuola e da un Presidente esterno che controllerà che tutto funzioni in modo preciso  e farà da  garante per le diverse regolarità dell’intero percorso d’esame

Come avverranno le valutazioni degli studenti?

Azzolina ha ribadito che non verranno regalati voti a nessuno studente: “Non si regaleranno 6 politici a nessuno. Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5; la didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto”.

Le insufficienze, invece, verranno recuperato il prossimo anno con attività didattiche individuali e personalizzate.

Cosa succede per gli esami di terza media?

Il Ministro ha annunciato che anche per gli esami di terza media, nel caso in cui il ritorno a scuola non avverrà, “gli studenti presenteranno un’elaborato fatto insieme ai loro insegnanti durante il periodo della didattica a distanza e saranno scrutinati con lo scrutinio finale”.

Si tratta quindi  di una tesina che gli studenti dovranno inviare ai loro docenti prima della fine dell’anno scolastico.

Come sarà il nuovo anno scolastico?

Con ogni probabilità si dovrà attendere settembre per tornare in aula. Grazie ad una commissione, guidata da Patrizio Bianchi, il Governo sta lavorando per la riapertura e anche per modulare ed innovare la scuola, poiché le modalità didattiche non potranno essere identiche a quelle precedenti al coronavirus. Si pensa che al momento del rientro le prime settimane saranno dedicate alle attività di recupero, ma il Ministro Azzolina rende noto che ancora non sono state fissate date, che verranno decise di concerto con le Regioni. 

Se sarà necessaria la didattica a distanza, “ci faremo trovare pronti. Oltre ai fondi già stanziati arriveranno presto altri 80 milioni. Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola”, prosegue il Ministro.

I concorsi si faranno?

Il Ministro Azzolina ha dichiarato che i concorsi si faranno: “È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari si svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre”.

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