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Cna Marche, è stata compiuta un’indagine su un campione di 726 imprese di tutti i settori della produzione e dei servizi. Emerge un quadro economico preoccupante: due imprenditori marchigiani su tre sono preoccupati per il futuro, prevedendo che i propri ricavi nel 2020 saranno dimezzati.

“La preoccupazione è più che giustificata. Infatti si avranno ricavi quasi dimezzati nel 2020 per le imprese marchigiane. E’ quanto risulta da una nostra indagine su un campione di 726 imprese di tutti i settori della produzione e dei servizi. I comparti più penalizzati, con perdite superiori al 50% sono il turismo, la moda, il commercio, i servizi alle imprese e il food… Addirittura per il turismo, una impresa su cinque prevede un crollo del fatturato del 70%”,  afferma il segretario Cna Marche Otello Gregorini.

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 Cna Marche, i dati emersi dall’indagine

Sono preoccupati gli imprenditori marchigiani: dall’analisi della Cna marchigiana è emerso che due su tre guardano con timore al futuro e solo un imprenditore su 10 esprime fiducia.

Il giudizio della Cna sui provvedimenti economici dei decreti Cura Italia e Liquidità è critico: secondo Gregorini, “il nervo scoperto degli imprenditori marchigiani è il credito. Oltre il 70% esprime un giudizio negativo o molto negativo sui provvedimenti varati dal Governo sul tema del credito e liquidità, contro il 14% delle risposte positive. Se il 58% ha presentato domanda per i prestiti garantiti dallo Stato (il 39,4 fino a 25 mila euro), nel 91,7% dei casi la richiesta non è stata ancora accettata dalla banca. Dati che dimostrano come avevamo ragione a temere la burocrazia degli istituti di credito e a chiedere un maggior coinvolgimento dei Confidi”.

Nei mesi di marzo e aprile il 70,5% degli imprenditori intervistati dalla Cna ha sospeso completamente l’attività mentre il 6,7% ha operato solo con le consegne a domicilio. A lavorare è stato solo il 17,8% del campione a cui si aggiunge il 4,9%, che lo ha fatto previa comunicazione al Prefetto.

Oltre il 60%, in questa fase della ripartenza, sta adeguando la sua impresa alle nuove disposizioni per la prevenzione dei rischi di contagio da Covid-19. Disposizioni che per un imprenditore su due provocheranno un rallentamento e una riduzione dell’attività mentre il 36,7% si aspetta maggiori costi di gestione e nuovi investimenti. Cessata l’emergenza Covid, il 77% investirà sulla sicurezza. Ma le imprese continueranno anche a potenziare reti e digitalizzazione (35,9) oltre a vendite e acquisti on line (27,4%).

Cna Marche, la situazione finanziamenti e ammortizzatori sociali

Per la moratoria sui finanziamenti e per la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi oltre un imprenditore su tre ha espresso apprezzamento per le misure realizzate, Una percentuale che scende al 27 % per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali. Un’impresa su due ha fatto ricorso alla sospensione dei versamenti fiscali e contributivi mentre il 73,4% ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. Il 53% li ha utilizzati per sospensioni dell’attività a zero ore. La moratoria sui finanziamenti è stata richiesta dal 51% del campione. Ad averla ottenuta il 27,7% delle imprese mentre nel 20,7% dei casi è ancora in fase istruttoria. A chiedere il bonus di 600 euro previsto per il mese di marzo è stato l’84,8% del campione.

“Ora servono contributi a fondo perduto per le micro e piccole imprese, che hanno minori potenzialità di recuperare il fatturato perduto in questi mesi chi chiusura e la sospensione di tasse e imposte statali e locali fino alla fine dell’anno”, sostiene Gregorini.

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