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Regione Marche, sta per uscire un bando rivolto alle Pmi, per agevolare la riorganizzazione aziendale post Covid-19.

L’obiettivo è incentivare lo sviluppo di piani aziendali delle piccole e medie imprese adottando modelli innovativi di organizzazione del lavoro, attraverso investimenti nella digitalizzazione, nelle nuove tecnologie 4.0 e nello smart working.

L’utilizzo delle nuove tecnologie, nell’ottica dell’Impresa 4.0 diventa di assoluta importanza nell’attuale fase di ripresa, in quanto consentirà di riorganizzarsi e di ristrutturarsi in sicurezza. Incentivando processi di automazione e di interconnessione, si agevolerà la ripartenza degli investimenti privati, fortemente penalizzati dalla pandemia, attraverso una maggiore flessibilità produttiva e un abbattimento dei costi generali”,  commenta l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora.

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Regione Marche, il bando per l’innovazione

Lo strumento, messo a disposizione dalla Regione, è un bando, di prossima emanazione, finanziato con 2,4 milioni di euro a fondo perduto. I contributi saranno concessi con procedura a sportello con rendicontazione, cioè saranno concessi in ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei fondi disponibili.

Gli interventi, sostenuti dal bando, andranno realizzati dalle micro, piccole, medie imprese, in forma singola, secondo le due linee di intervento previste: miglioramento dell’efficienza aziendale mediante nuove tecnologie digitali 4.0 (tra cui automazione industriale, smart and digital factories, robotica avanzata e collaborativa, interfacce remote uomo-macchina, cybersicurezza, big data, realtà virtuale e realtà aumentata), adozione di modelli di smart working nelle differenti funzioni aziendali e acquisizione della relativa strumentazione, inclusi sistemi di configurazione prodotto per piattaforme B2C e B2B.

Manuela Bora evidenzia, inoltre, che “l’adozione di modelli 4.0 accresce il potenziale competitivo dell’economia regionale, favorendo l’ammodernamento, il rilancio produttivo, l’attrazione di investimenti, la creazione di occupazione e la valorizzazione professionale del capitale umano. Il lockdown ha interrotto le attività economiche, ora la Regione aiuterà le imprese a ripartire con il piede giusto e un’ottimale gestione del lavoro”.

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