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Marche nel Bicchiere 2021: nella Sala Agricoltura di Palazzo Leopardi della Regione Marche ad Ancona, è stata presentata la nuova Guida “Le Marche nel Bicchiere 2021”, dedicata alle varietà marchigiane di vino e olio.

La Guida offre una ricca panoramica sui vini, spumanti, passiti, cantine e oli monovarietali del territorio. Sono le 500 pagine che compongono “Le Marche nel Bicchiere 2021”: si tratta di una Guida indispensabile, per conoscere la variegata offerta del vino e dell’olio della Regione Marche.

Alla conferenza stampa, hanno partecipato: Mirco Carloni (vicepresidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura), Andrea Bordoni (Direttore dell’ASSAM-Associazione Servizi Settore Agroalimentare Marche), Stefano Isidori (Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Marche-AIS), Marica Spuria (referente AIS della Guida), Giorgio Savini (Presidente del Consorzio di Tutela Vini Piceni). 

Marche nel Bicchiere 2021: presentata la nuova Guida, dedicata al vino e all’olio

La Guida “Le Marche nel Bicchiere 2021” è stata presentata attraverso una diretta streaming, nel rispetto delle normative anti-Covid. Il volume, curato dall’Associazione Italiana Sommelier Marche, ha l’obiettivo di “far scoprire le piccole e le grandi aziende che disseminano le colline marchigiane e stimolare il fenomeno, sempre più incisivo, dell’enoturismo che, in questa fase delicata in cui viviamo, ha visto un incremento dei numeri significativamente valido”.

 “Le Marche – ha affermato Mirco Carloni (assessore regionale all’Agricoltura) – vantano una grande qualità produttiva, frutto anche del lavoro di piccole e straordinarie aziende. La nostra diversità deve diventare un punto di forza del nostro sistema agricolo. Nelle Marche, il settore vitivinicolo marchigiano rappresenta una fetta importante dell’economia regionale.

Abbiamo oltre 4.000 imprese, di cui 2.500 vinificano direttamente. Inoltre, ci sono 5 vini con marchi di Denominazione Origine Controllata e Garantita (DOCG) e 15 con marchi DOC. Abbiamo messo in campo quattro bandi per le imprese colpite dall’emergenza economica, collegata alla pandemia (2 sono relativi ai fondi da erogare alle imprese, 2 finalizzati a smaltire le giacenze in cantina)”.

“Le Marche – ha detto Andrea Bordoni (Direttore dell’ASSAM) – coordinano una rassegna nazionale, alla quale partecipano 216 aziende, con l’obiettivo di presentare e far valutare gli oli monovarietali. La qualità degli oli delle Marche è una delle migliori d’Italia, per la loro delicatezza, per i loro profumi e per l’importante legame con il territorio. Esiste una biodiversità eccezionale, composta da 23 varietà, con qualità d’eccellenza. Grazie alla Guida, possiamo conoscere le aziende che hanno investito sulla qualità e sugli oli monovarietali, che saranno serviti sulle tavole domestiche e alberghiere”.

“La Guida è un piccolo prodotto editoriale, che veicola informazioni eccezionali. – ha spiegato Stefano Isidori, Presidente Associazione Italiana Sommelier Marche – Racchiude tante conferme tra i premiati con una segnalazione, tanti nuovi ingressi a gratificare le Marche vitivinicole, sempre più al centro dell’attenzione mondiale delle eccellenze”.

“Il volume – ha illustrato Marica Spuria (referente AIS della Guida) – è il risultato della degustazione dei vini, degli spumanti e dei passiti delle 237 cantine marchigiane che hanno aderito al progetto. Una commissione di 52 degustatori ufficiali ha esaminato 1.010 campioni, ‘rigorosamente alla cieca’, stilando, per ognuno, l’analisi sensoriale e suggerendone l’abbinamento e una preparazione enogastronomica”.

“Pur venendo da un anno difficile per la pandemia, le aziende vitivinicole marchigiane continuano a investire. – ha dichiarato Giorgio Savini (Presidente Consorzio Vini Piceni). – Proprio in questi giorni, il Consorzio ha reinvestito altri 840 mila euro dell’Ocm Paesi terzi (promozione fuori dai Paesi europei), oltre alle risorse del PSR (Piano Sviluppo Rurale). Per un Consorzio come il nostro, sono numeri importanti, perché abbiamo impegnato 500 mila euro pubblici, ma oltre anche 300 mila euro dei produttori. Segno che le aziende credono nelle potenzialità del settore, anche in un momento difficile per le conseguenze della pandemia”.

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