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Il 17 gennaio si celebra Sant’Antonio Abate. Per questo 2021, le norme anti Covid-19 non consentono le tradizionali benedizioni di animali. Sono invece consentite le Messe in suo onore. In questa situazione di emergenza pandemica, l’adorazione sarà particolarmente sentita. Sant’Antonio Abate è considerato il protettore contro certe malattie, sia dell’uomo, sia degli animali. Nella locale tradizione popolare, il Santo è raffigurato accanto agli animali da cortile.
Nel giorno della sua memoria liturgica, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici. Quest’anno le iniziative in suo onore saranno caratterizzate dalle misure di sicurezza, dal distanziamento e rimandate alla possibilità delle singole parrocchie. Si ricorda infatti che dal 17 gennaio, le Marche e quindi il Piceno sono in Zona Arancione.

Appuntamenti rimandati

Il 17 gennaio, nei paesi del Piceno, si usano accendere i cosiddetti “falò”, che hanno una funzione purificatrice e fecondatrice. Veneratissimo lungo i secoli, il suo nome è fra i più diffusi del cattolicesimo. Oggi il Santo viene presentato ai devoti come modello per la ricerca di silenzio, preghiera e penitenza. Sempre nella stessa giornata dedicata al Santo, si da l’avvio alle celebrazioni per il Carnevale Storico Piceno. Quest’anno la festa di Sant’Antonio abate vedrà l’assenza di molte delle consolidate tradizioni. A causa del protrarsi delle restrizioni anti Covid-19, non saranno permessi assembramenti o iniziative a riguardo. Appuntamenti solo rimandati non appena la pandemia sarà lasciata alle spalle.

Il monito di Coldiretti Marche

Coldiretti Marche in occasione di Sant’Antonio Abate, rilancia l’allarme su un settore particolarmente toccato dalla crisi sanitaria. Dal dopo terremoto a oggi si è perso il 21% delle aziende. Una crisi accentuata anche per il perdurare delle restrizioni. Secondo Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche: “Gli allevatori marchigiani svolgono un ruolo di presidio e mantenimento del territorio naturale. Il loro lavoro, basato sulla sostenibilità ambientale, contribuisce a generare valore e occupazione anche in territori marginali. Ovviamente la crisi sanitaria che stiamo vivendo rende la zootecnia uno dei settori più colpiti. Chiediamo alle Istituzioni di sostenere oggi e continuare in futuro a potenziare questo settore così importante per la nostra regione“.

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