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Ascoli Venezia le pagelle: al termine del pareggio ottenuto all’ultimo respiro, diamo i voti ai protagonisti bianconeri.

Ascoli Venezia le pagelle: ecco i voti bianconeri

Leali 8: In assoluto il migliore dell’Ascoli. Nel primo tempo para tutto quello che arriva dalle sue parti, nel secondo, a parte il gol di Fiordilino, è decisivo in due interventi. Buona parte di questo pareggio è merito suo.

Pinna 5: In calo rispetto alle precedenti partite. Soffre sempre in fase difensiva e in quella offensiva è evanescente (un cross inguardabile nella ripresa è lo specchio fedele della sua partita).

Brosco 5: Non è la sua miglior partita e lo si vede sin da subito, visto che appare meno concentrato del solito. La trattenuta che gli costa il secondo giallo è un’ingenuità che da uno come lui nessuno si aspetterebbe. 

Quaranta 6: E’ sicuramente il meno peggio della retroguardia bianconera, visto che è protagonista anche di interventi difensivi risolutivi. Sfiora il gol al 71′ di testa, solo un grande Pomini gli dice di no.

D’Orazio 5: Soffre le avanzate del temibile Mazzocchi nel primo tempo. Nella ripresa sale in ritardo su Fiordilino, che poi andrà a segnare lo 0-1. Gara sicuramente negativa per l’ex Cosenza.

Danzi 5: Non fa filtro e, raramente, a far girare la squadra. Non a caso, nei primi 45 minuti i veneti domineranno a centrocampo. La sua partita dura solo un tempo. Ammonito.

Saric 5,5: Sottil lo schiera in un inedito centrocampo a due e anche lui appare in difficoltà. Cresce nella ripresa. La sua ammonizione non sta né in cielo né in terra.

Parigini 5,5: Nel primo tempo fa il suo, creando nelle poche occasioni offensive picene, superiorità numerica e guadagnando diverse punizioni. Nel secondo tempo sparisce quasi dal campo. 

Sabiri 5,5: Le sue qualità tecniche sono note a tutti, ma si accende a sprazzi. Inoltre, in 93 minuti, non calcia mai in porta e questo non è assolutamente da lui. Oggi una gara da vorrei ma non posso.

Bidaoui 6: Primo tempo abulico, nel secondo tempo è tra i migliori. Nella ripresa infatti, dai suoi piedi nascono due cross per altrettanti pericoli creati dal Picchio. Poi, quando si mette in proprio, calcia sull’esterno della rete. Se avesse giocato cosi anche nei primi 45 minuti….

Dionisi 6: Ha due buone occasioni: la prima sulla testa dopo 5 minuti, la seconda sul destro a metà ripresa. Sempre nel vivo della manovra offensiva bianconero, non molla mai.

Eramo 6: Rileva uno spento Danzi e quantomeno, ci mette quella grinta necessaria in gare come queste. Sfiora pure il gol di testa, ma Pomini è bravo nell’opporsi.

Corbo 6: Prende il posto di Saric e, dopo l’espulsione di Brosco, si piazza al centro della difesa facendo il suo.

Bajic 6,5: Sostituisce Parigini e si fa vedere subito per delle grandi protezioni di palla con il corpo. All’87’ è al posto giusto nel momento giusto per realizzare un gol pesante, spezzando così un digiuno che durava da due mesi e mezzo.

Cangiano 6,5: Gioca appena 17 minuti ma l’unico pallone che tocca è decisivo: l’assist per Bajic infatti è una sua invenzione, che viene fortunatamente ripagata.

Mosti s.v.: Troppo pochi i minuti in campo per esprimere un giudizio.

Sottil 6,5: Non ce ne voglia, ma anche oggi sbaglia formazione: infatti Danzi e Saric sono in balia del Venezia, che domina a centrocampo nei primi 45 minuti. Nella ripresa aggiusta il tiro e paradossalmente, dopo l’espulsione di Brosco, il suo Ascoli gioca meglio ed è più pericoloso. Tira fuori dal cilindro la mossa Cangiano-Bajic che risulterà determinante ai fini del risultato finale. Per la salvezza il cammino è duro e tortuoso, ma almeno dimostra che la sua squadra è ancora viva.

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