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Mancano ormai meno di due mesi all’inizio delle ostilità per il prossimo europeo, che dopo il rinvio dell’anno scorso sarà giocato quest’estate in quasi tutte le sedi prefissate ormai da anni. Dopo la bella notizia di qualche giorno fa relativa all’approvazione della sede di Roma, il cui stadio Olimpico potrà permettere una capienza del 25%, il CT della nazionale Roberto Mancini potrà preparare con più serenità il grande appuntamento continentale. Il tecnico marchigiano, che da decenni è una delle figure più importanti del calcio italiano prima da giocatore e poi da allenatore, è stato uno dei più entusiasti a ricevere la notizia della conferma della disponibilità dello stadio Olimpico, soprattutto per una questione logistica. Poter installare il proprio quartier generale in un centro romano e giocare in casa le prime tre partite del girone di qualificazione rappresenta senza dubbio un vantaggio per gli azzurri, i quali cercano un riscatto importante dopo tanti anni senza ambizioni di rilievo.

A questa competizione, dunque, l’Italia arriverà dopo aver effettuato una strepitosa cavalcata nei gironi di qualificazione, ottenendo ben dieci vittorie su dieci e dando dimostrazione di grande concretezza e di aver raggiunto la maturità assoluta nel senso stretto del gruppo. Sebbene non risulti una delle chiare favorite alle vittorie dell’europeo secondo le principali quote delle scommesse sul calcio disponibili attualmente, l’Italia avrà la sua parte da recitare. Innanzitutto va ricordato che il girone di qualificazione con Turchia, Galles e Svizzera vede gli azzurri come squadra più in forma e con la miglior rosa disponibile, motivo dal quale partire in maniera convinta per poter vincere il girone e così disputare l’ottavo di finale successivo sempre a Roma. L’obiettivo di Mancini, allenatore esperto e di profilo internazionale, è senza dubbio quello di andare più in avanti possibile, lasciando dietro indugi e incertezze. Ed è per questo momento che fin dall’inizio della preparazione il tecnico nato a Jesi farà capire ai suoi giocatori l’importanza di questo torneo.

Dopo la bruttissima figura per l’eliminazione dai mondiali del 2018 in seguito alla sconfitta nello spareggio contro la Svezia da parte degli uomini allenati da Giampiero Ventura, l’Italia cerca dunque il riscatto sotto la guida di Mancini, il quale è riuscito a creare un gruppo solido affiancando veterani di lungo corso a giovani di belle speranze. Ai senatori Chiellini e Bonucci, infatti, si sono aggiunti i vari Barella, Bastoni, Chiesa e Sensi, i quali hanno così puntellato un gruppo dove altri giocatori esperti come Florenzi, Jorginho, Insigne e Verratti erano integrati da tempo. Con il portiere Donnarumma come garanzia per presente e futuro, l’Italia si affaccia dunque al prossimo europeo con le idee chiare. Il 4-3-3 messo a punto da Mancini per la sua nazionale sembra essere il modulo più adeguato e consono alle caratteristiche dei calciatori a disposizione. 

Dopo quanto di buono fatto vedere nei gironi di qualificazione, Mancini dovrà dunque rispondere presente anche quando conta, ossia in un europeo molto esigente nel quale la sua Italia stavolta avrà meno pressioni ma non potrà comunque sfigurare. 

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