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I militari della Guardia di Finanza di Fermo  proseguono senza sosta l’attività di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali. Un’attivotà svolta, in qualità di polizia economico-finanziaria, a tutela non solo delle entrate dello Stato ma anche delle imprese che operano nel rispetto delle leggi.

Negli ultimi quattro mesi, nell’ambito di specifici piani d’intervento fondati su azioni mirate e selettive, sono state effettuate decine di controlli fiscali. Ed è stata scoperta l’evasione su una base imponibile di oltre 1,1 milione di euro di imposte dirette e circa 170mila euro di IVA. Inoltre sono stati identificati 4 evasori totali e un responsabile è stato denunciato per reati fiscali.

guardia di finanza di fermo

Sono state controllate sia società operanti nel settore del gioco online sia società del comparto calzaturiero e dell’e-commerce.

E altri approfonditi accertamenti sono stati indirizzati alla verifica dell’operatività di soggetti economici riqualificati come “società di comodo”.

Le attività di controllo sono state effettuate anche sulla distribuzione stradale di carburanti e sulla circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa. Non solo per controllare l’assolvimento degli obblighi impositivi, ma anche il corretto funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità dei prodotti venduti e il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi applicati.

Sempre negli ultimi quattro mesi, nel corso dell’attività di vigilanza economica del territorio le Fiamme Gialle fermane hanno controllato oltre 3.700 automezzi e 5.500 persone. Tali riscontri, di tipo preventivo, oltre a finalità di ordine e sicurezza pubblica, consentono anche un monitoraggio sulla regolarità della circolazione delle merci e dei prodotti, in particolare petroliferi. Nonchè di acquisire dati e informazioni da utilizzare, previa elaborazione, analisi e approfondimento, per orientare l’attività operativa nel contrasto all’evasione e agli altri illeciti economico-finanziari. Come, ad esempio, nel caso dei controlli svolti sugli “indici di capacità contributiva”, per acquisire informazioni sugli utilizzatori o sugli intestatari di beni di lusso.

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