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C’era una sola lista in campo per il rinnovo di Presidenza e Consiglio della Provincia di Ascoli Piceno, la lista di centrosinistra  “Insieme per il Piceno con Loggi”. E Sergio Loggi, sindaco di Monteprandone, è stato eletto Presidente della Provincia.

L’affluenza alle urne è arrivata al 63%, un buon risultato considerata la presenza di una unica lista.

Seggio provincia ascoli piceno

Il centrodestra rimasto al palo in Provincia

La lista presentata dalle forze unite del centrodestra, denominata “L’Altra Provincia Ascoli Piceno”, è stata ricusata dall’Ufficio elettorale provinciale. Dichiarata, cioè, inammissibile perchè nella compilazione non ha rispettato la cd. rappresentanza di genere imposta dalla legge.

Un errore madornale, decisamente ingiustificabile. Una vera e propria débâcle: non solo agli occhi dei cittadini della provincia ma anche, e soprattutto, agli occhi dell’elettorato che si riconosce nelle forze di centrodestra.

Abbiamo raccontato la vicenda qui.

Il commento

Il primo commento arrivato in redazione è quello di Francesco Ameli, neo eletto segretario provinciale del Partito Democratico. Un commento naturalmente entusiata.

“L’elezione di Sergio Loggi e del nuovo consiglio provinciale – si legge nella nota – è un bel risultato. Frutto di un grande lavoro di squadra in grado di mettere insieme territori ed esperienze politiche e civiche diverse.

Sono felice di questo obiettivo raggiunto che porta all’interno del consiglio provinciale una compagine di amministratori capaci. Provenienti da tutto il territorio provinciale, con un giusto mix tra esperienza e rinnovamento, consolidando il percorso riformista e progressista messo in atto negli anni passati.

Felice che il PD sarà presente in maniera importante nel consiglio provinciale e che i nostri consiglieri eletti abbiano avuto molto consenso da parte degli elettori.

La presenza di una sola lista non ha scoraggiato l’affluenza arrivata al 63%, di non molti punti sotto le elezioni dello scorso 2019. Dove tuttavia si scontravano ben due candidati presidenti e due liste contrapposte.

È il segno della bontà della proposta politica messa in atto”.

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