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Per celebrare il Giorno della Memoria, il 28 gennaio verrà presentato il libro “La famiglia di Piazza Stamira” di Marco Cavallarin. La presentazione del libro, che ricostruisce la vicenda della famiglia anconetana Sacerdoti, avverrà in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione La Casa della Memoria.

La Casa della Memoria di Servigliano

Nata nel 2001 per recuperare e far rivivere la memoria dell’ex campo di prigionia di Servigliano, l’associazione La Casa della Memoria è attiva sul fronte della divulgazione della storia contemporanea.

Organizza, infatti, eventi gratuiti destinati a chiunque abbia interesse ad approfondire tematiche legate al Novecento ed alla contemporaneità.

Per chi ancora non conosce la storia del Campo di Servigliano, l’associazione ha programmato anche un Open Day per domenica 30 gennaio. Nel corso della giornata si potrà visitare ciò che resta dell’ex campo di prigionia axccompagnati dai volontari.

Per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 3804759654 (anche WhatsApp) ed essere in possesso del Green Pass Rafforzato.

Il Giorno della Memoria

Per celebrare il Giorno della Memoria, l’associazione ha invitato lo storico Marco Cavallarin a presentare in streaming il suo libro “La Famiglia di Piazza Stamira. Una famiglia anconetana nei fatti del Novecento”, che ripercorre la vicenda della famiglia Sacerdoti, sfuggita alla persecuzione nazi-fascista.

L’evento si svolgerà online il 28 gennaio alle ore 21.30 sulla pagina Facebook de La Casa della Memoria , alla presenza dell’autore e del direttore scientifico dell’associazione Paolo Giunta La Spada.

“Non si può pensare di comprendere la Shoah senza capire i presupposti ideologici e sociali che portano a sistemi dittatoriali. O a sistemi di pensiero senza libertà” – spiega Giunta La Spada. – Ad ogni Giorno della Memoria tutti esprimono cordoglio e orrore per quanto accaduto, ma troppo spesso dimenticano di dire che quanto accaduto è stato causato da ideologie ben precise. Come il nazismo in Germania e il fascismo in Italia. E che il background che ha aiutato nazismo e fascismo ad emergere è stato il razzismo, e che il razzismo è presente nella nostra storia. Ricordarsi delle vittime della Shoah serve a mantenere la memoria delle loro esistenze e del perché vennero troncate. E la memoria di questo passato serve ad aiutarci a costruire un futuro di pace”.

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