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L’onorevole Patrizia Terzoni, deputata del M5S, non ci sta. Il Governo guidato dal premier Mario Draghi si è schierato contro tre emendamenti a favore delle aree colpite dal terremoto nel 2016/2017. Emendamenti proposti proprio da lei.

E chiede che i tre emendamenti vengano inseriti nel cd. decreto Bollette, che sarà approvato nelle prossime ore. Perchè, scrive, “se così non sarà, si colpiranno intenzionalmente le aree più vulnerabili del paese”.

on. Patrizia Terzoni terremoto

L’onorevole del M5S Patrizia Terzoni

“Il Governo – spiega l’on. Terzoni – si è incredibilmente schierato contro i miei emendamenti al decreto mille proroghe su tre problematiche molto sentite nelle aree del cratere sismico. La proroga dei mutui accesi dai comuni, quella della copertura della Tari per i Comuni e quella sui benefici fiscali sotto forma di credito di imposta per gli investimenti delle imprese.

In tutto circa 50 milioni di euro. Quindi una cifra ragionevole, se si pensa che in queste aree siamo ancora in fase emergenziale e i Comuni del cratere sono in gravissima difficoltà.

Anche per le contingenze economiche che colpiscono l’intero paese.

Questa posizione è inconcepibile, soprattutto da parte di Draghi. A lui, infatti, compete direttamente la gestione del post terremoto nelle aree colpite di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio.

Cioè dove le sofferenze sono a tutti i livelli, sociale, economico e ambientale”

“Mi aspetto dal Governo e dal presidente Mario Draghi – conclude la Terzoni – un ravvedimento operoso. Con un immediato cambio di rotta, per venire incontro ai diritti di Comuni, cittadini e imprese di aree colpite da plurime crisi.

Inserisca i tre provvedimenti nel decreto Bollette che sarà approvato nelle prossime ore. Se così non sarà, si colpiranno intenzionalmente le aree più vulnerabili del paese”.

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