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Nel centenario della nascita di Wladimiro Tulli, i Comuni di Macerata, Civitanova Marche e Recanati rendono omaggio a uno dei grandi artisti del ‘900. Uno degli ultimi futuristi.

Lo fanno attraverso una celebrazione corale che ha l’obiettivo di ricordare l’attività poliedrica e multiforme dell’artista maceratese attraverso una serie di mostre che toccherà temi ed epoche diverse. E che racconterà in modo completo ed esaustivo la sua figura.

Le celebrazioni della nascita di Tulli sono organizzate con il contributo della Fondazione Carima e della Regione Marche. Grazie alla collaborazione dei familiari dell’artista, nelle persone della figlia Carla e del fratello Piero Alberto.

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Wladimiro Tulli – foto dal sito http://www.wladimirotulli.it/site/

La mostra di Recanati

Ad accendere per primo i riflettori sulle opere di Wladimiro Tulli è il Comune di Recanati con la mostra “Tulli per Giacomo”, nel Museo Civico di Villa Colloredo Mels.

“Tulli per Giacomo” è una riedizione della grande esposizione di Recanati che, nel 1997,  Tulli dedicò a Giacomo Leopardi. La mostra fu trasferita prima a Parigi, nel Centro municipale di Issy Les Moulineaux, poi a Biella

In esposizione c’è una serie unica di 33 opere raffiguranti i temi principali delle liriche leopardiane.

«Le opere – scrive la curatrice della mostra Nikla Cingolani nel catalogo – sono costellazioni di idee su uno spazio in cui predominano visioni di itinerari acrobatici compiuti dall’artista insieme a Giacomo, il suo immancabile compagno di viaggio. Il volo per entrambi è la soluzione a sollevarsi verso una dimensione aerea e leggera attraverso avvitamenti, impennate e virate, scrollandosi di dosso il peso della materialità. Tulli, con la capacità di rimodellare continuamente il proprio punto di vista, pone il mondo intero, favoloso e ammaliante, sotto lo sguardo di tutti».

Wladimiro Tulli e Giacomo Leopardi

L’interesse di Tulli per Giacomo Leopardi, nacque quando, ancora giovanissimo, ascoltò la conferenza futurista di Filippo Marinetti sul poeta. Cominciò proprio da quel momento il suo interesse per l’arte, il cinema e la pittura.

L’artista è uno tra i più interessanti protagonisti italiani della grande avventura ”aniconica” della seconda metà del ‘900. Ma con radici che affondano negli anni Trenta, quando approdò alla maturità delle prime sperimentazioni. Sono infatti del 1938 le prime convincenti prove di ”aeropittura” con cui Tulli coniuga il suo chiaro e armonico ritmo compositivo con il dinamismo caro alla tradizione futurista.

La frequentazione dell’artista con la poetica di Leopardi proseguirà poi nel tempo.

Come ricorda, infatti, la curatrice Nikla Cingolani: “più volte Tulli è tornato a Recanati, una di queste in compagnia di Alberto Burri, altro grande protagonista del Novecento, con il quale ha trascorso un pomeriggio straordinario e indimenticabile. Questa assiduità ha legato in modo particolare la città con l’artista e la mostra ne è la prova. ‘Tulli per Giacomo’ è una mostra “con” Giacomo. Le opere presenti sono la dimostrazione dell’intesa e del dialogo profondo tra il massimo Poeta e l’artista che, ancora oggi, ci entusiasma e coinvolge”.

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Wladimiro Tulli – foto dal sito http://www.wladimirotulli.it/site/

Chi è Wladimiro Tulli

Wladimiro Tulli, nato a Macerata il 4 settembre 1922, è autore di opere che si rifanno al secondo futurismo e all’astrattismo. Iniziò l’attività intorno al 1938 con il pittore Bruno Tano.

Proseguì la sua ricerca personale, poi, con Enrico Prampolini e Osvaldo Licini. Venne affascinato inizialmente dal suo concittadino Ivo Pannaggi e da altri futuristi del tempo, Filippo Tommaso Marinetti su tutti. Ma anche Giacomo Balla, Fortunato Depero, Gino Severini, Mario Radice.

Dopo la guerra si avvicinò all’astrattismo instaurando contatti e rapporti con i maggiori esponenti del periodo, come il Maestro Alberto Burri, e con i principali movimenti artistici: il MAC di Milano, il Gruppo A di Pesaro, l’Age d’Or e Forma 1 di Roma.

Dal 1952 fu parte attiva del Gruppo “Numero” di Firenze e cominciò a girare il mondo e ad esporre alcune sue opere in grandi musei. Arrivando a partecipare attivamente al Gruppo “Eclat” di Parigi.

Nel 1962 fu tra i fondatori del gruppo “Levante” di Macerata.

Ha realizzato affreschi, murales, plastiche murali, graffiti e decorazioni in varie città, tra cui la nativa Macerata. Ma anche Bologna, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Teramo e Rimini.

Ha scritto libri e ha eseguito illustrazioni di vari volumi e bozzetti di scenografie teatrali.

Le sue opere sono presenti in tanti musei e collezioni pubbliche in Italia e all’estero.

Informazioni utili

Come abbiamo anticipato, la mostra “Tulli per Giacomo” è allestita al Museo Civico Villa Colloredo Mels di Recanati, in via Gregorio XII.

Rimarrà visitabile fino al 18 aprile 2022 dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

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