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Il ministero dell’Interno ha elaborato un vademecum contenente alcune indicazioni – disponibili anche in lingua ucraina, inglese e russa – per l’accoglienza e la permanenza dei profughi dall’Ucraina in Italia. Il vademecum completo può essere consultato o scaricato da qui.

Arrivo profughi: adempimenti necessari

Affinchè i profughi possano soggiornare nel nostro Paese si devono rispettare le seguenti disposizioni:

• fino al 31 marzo 2022, entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale dovranno effettuare, tramite tampone, un test molecolare o un test antigenico per SARS-CoV-2.

• Nei cinque giorni successivi al tampone dovranno osservare il regime di autosorveglianza con obbligo di indossare la mascherina di tipo FFP2.

• Fino al 31 marzo 2022, entro il limite massimo di 5 giorni dal tampone, se negativo, potranno utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, con obbligo di indossare a bordo la mascherina FFP2, per raggiungere le strutture di cura e/o assistenza sanitarie, il domicilio o altro luogo di accoglienza. Nonché accedere alle strutture ricettive messe a disposizione. A richiesta dovranno esibire la certificazione che documenterà l’essere stati sottoposti, nelle 72 ore antecedenti, a un test molecolare effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo. Ovvero, nelle 48 ore antecedenti, a un test antigenico.

Al momento dell’ingresso dei profughi in Italia, o comunque entro i 5 giorni successivi dall’ingresso, verrà garantita:

– la somministrazione dei vaccini anti covid-19, difterite, tetano, pertosse, poliomielite.

– L’offerta del vaccino anti morbillo, parotite, rosolia e del test di screening per la tubercolosi. E, a valutazione delle autorità sanitarie, anche di altre vaccinazioni.

• Fino al 31 marzo 2022, nelle more dell’emissione del certificato verde cosiddetto “rafforzato”, si verrà autorizzati a permanere nei Centri di accoglienza, nel Sistema di accoglienza e integrazione (SAI) o nelle altre strutture ricettive ove si verrà ospitati. O presso le abitazioni private messe a disposizione.

Informazioni circa la validità della documentazione sanitaria o sanitarie: numero verde di pubblica utilità 1500. In alternativa,recarsi di persona presso il presidio sanitario ASL più vicino.

Accoglienza profughi

Se non si dispone di una sistemazione abitativa, ci si può rivolgere agli uffici della Prefettura rappresentando la propria situazione e la necessità di essere inseriti in una struttura di accoglienza.

E’ possibile regolarizzare la propria posizione sul territorio italiano nei 90 giorni di permanenza.

• In quanto cittadino ucraino in possesso di passaporto biometrico si verrà esentati dal visto d’ingresso. Si potrà permanere sul territorio italiano fino ad un massimo di 90 giorni dal momento dell’ingresso nell’area Schengen.

• Occorrerà affrettarsi a regolarizzare la propria posizione, così sarà più facile avere tempestivamente l’assistenza di cui si ha bisogno.

• Se si proviene da un Paese dell’area Schengen, le autorità di quel Paese avranno già apposto sul passaporto il timbro di ingresso dalla cui data si contano i 90 giorni.

• Se invece il passaporto non è stato timbrato, ci si deve recare presso la Questura -Ufficio Immigrazione più vicino e sottoscrivere la dichiarazione di presenza.

Per regolarizzare la propria posizione sul territorio italiano dopo i 90 giorni di permanenza:

• se si decide di rimanere in Italia oltre i 90 giorni ci si deve presentare presso la Questura – Ufficio Immigrazione più vicino, ove si riceveranno tutte le informazioni necessarie sulle diverse possibilità di permanenza regolare sul territorio italiano.

Profughi: altre informazioni utili

• Portare sempre con sè il passaporto e/o un documento di identità.

• Se non si ha un documento di identità, l’Ambasciata Ucraina di Roma può rilasciarne uno.

• Per qualsiasi dubbio sul proprio soggiorno in Italia rivogersi alla Questura – Ufficio Immigrazione o al Commissariato della Polizia di Stato più vicino.

• Per qualsiasi necessità o urgenza sulla condizione di salute rivolgersi alla struttura ospedaliera più vicina.

• Portare sempre la certificazione di vaccinazione anti-covid.

• Per altre informazioni riguardanti il covid-19 chiamare i numeri regionali riportati nell’opuscolo. In alternativa il Ministero della Salute raggiungibile H24 al numero 1500.

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