FPI Federazione Pugilistica Italiana fa chiarezza sull’uso corretto del termine Pugile e Pugilato. Il tutto dopo i recenti fatti di cronaca di Civitavecchia.
FPI, la Federazione fa chiarezza tra Pugile e Pugilato
A seguito dei recenti e incresciosi fatti di cronaca accaduti nelle scorse ore a Civitavecchia la Federazione Pugilistica Italiana vuole fare chiarezza. Come riportato dalla maggior parte degli organi di stampa, il protagonista in negativo è definito impropriamente “pugile amatoriale”. Con una nota pubblicata anche nei suoi canali di comunicazione ufficiali, la FPI ci tiene a far sapere che il soggetto in questione non è tesserato. La sua iscrizione non risulta sotto qualsivoglia tipo di forma. Inoltre, ritiene opportuno ribadire che Pugile è una persona che pratichi la nobile arte come tesserato della FPI. Lo sport in questione è praticato in palestre affiliate alla stessa. Non si può definire pugile chiunque abbia acquistato un paio di guantoni in un negozio di articoli sportivi.
Ruolo educativo e sociale
La Federazione Pugilistica Italiana ha siglato nelle ultime settimane, un protocollo d’intesa per il progetto Avamposti “Sport4Joy“. Ossia luoghi polisportivi individuati in 20 parrocchie di periferia di tutta Italia, che serviranno ad avviare il progetto pilota dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della CEI. Centri ripensati e rigenerati per diventare modelli di riferimento per tutto il movimento sportivo parrocchiale e territoriale, dove sperimentare nuove forme di socializzazione attraverso il gioco, tra cui gli e-games (Games Room), e la formazione.
Due sono le linee di sviluppo strategico di Sport4Joy. La prima, la formazione dei primi mediatori sportivi nelle parrocchie, figure dirigenziali di animazione dell’avamposto, impiegate per la costruzione del “patto educativo” sul territorio. La seconda, l’attivazione di sinergie tra la parrocchia e gli organismi sportivi, in collaborazione con i licei sportivi. Per una maggiore pratica dello sport e per una scelta più consapevole da parte di tanti bambini e ragazzi che potranno indossare anche i guantoni.
