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Nuovo avvistamento dell’orso bruno marsicano all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Stavolta a immortalarlo ci hanno pensato le fototrappole di servizio dei Carabinieri Forestali. Lo scatto risale ai primi giorni di maggio ed è stato effettuato nel comune di Valfornace, in provincia di Macerata. 

orso

Lo scatto della fototrappola dei Carabinieri Forestali

Le fototrappole

“Le fototrappole – spiega il Tenente Colonnello Silvano Sampaolesi, Comandante del Reparto Carabinieri del Parco – sono ausili davvero preziosi. Vengono posizionate dalle Stazioni Carabinieri Forestali e servono per monitorare la presenza e gli spostamenti della fauna selvatica. In questo caso si tratta di una fototrappola installata dalla Stazione Carabinieri di Fiastra”.

Lo scatto riprende l’orso di profilo, l’animale sembra avere un’espressione sorridente. 

Incontro ravvicinato con l’orso: come comportarsi

“Ribadiamo che l’orso non è un animale pericoloso – aggiunge il presidente dell’ente Parco, Andrea Spaterna.Tuttavia è opportuno, in caso d’incontro, assumere un comportamento corretto per non spaventarlo. Quindi non bisogna mettersi a correre e non bisogna fare movimenti bruschi. Non si deve cercare di avvicinarlo ma, anzi, è bene indietreggiare lentamente. Si raccomanda vivamente di evitare qualsiasi approccio perchè potrebbe essere interpretato come una minaccia”.

L’orso marsicano nel Parco dei Monti Sibillini

Lo scatto dell’“orso che ride” è l’ennesima conferma della presenza del magnifico animale all’interno del territorio del Parco.  “Era già successo in passato – racconta Spaterna – che orsi giovani di sesso maschile uscissero dal loro areale, localizzato nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Generalmente lo fanno perchè vanno in cerca di femmine, ed è probabile che oggi ci troviamo nella stessa situazione. Stiamo aspettando però l’esito delle analisi genetiche per capire se gli avvistamenti, che si sono susseguiti in queste settimane, riguardino un unico individuo o più. E vogliamo anche capire se si tratta di maschi o di femmine.

Di certo questa presenza è indice di un habitat naturale equilibrato. Un habitat in grado di accogliere un plantigrado di tali dimensioni. La presenza dell’orso è un ulteriore arricchimento della biodiversità del territorio ma andrà gestita. Per esempio per evitare danni soprattutto agli apicoltori, mediante l’uso di opportune protezioni delle arnie”.

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