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Della protesta dei cittadini ascolani contro l’“invasione delle auto di servizio di Poste italiane” costantemente parcheggiate in centro storico abbiamo riferito qui. Un problema di notevoli dimensioni che si può riassumere in due righe: i posti auto riservati ai residenti del centro storico sono pochi, i cantieri ne sottraggono molti e Poste Italiane almeno 6-7 ogni giorno. 7 giorni e 7 notti su 7. Ora ci viene riferito di un altro problema insorto fra i cittadini residenti in centro storico e Poste Italiane.

protesta ascoli piceno

Auto di Poste Italiane che occupano quasi per intero la fila di parcheggi. Altre auto di servizio sono parcheggiate nei dintorni

Protesta numero 2 contro Poste Italiane

Da qualche giorno negli androni di alcuni palazzi del centro storico stanno comparendo avvisi lasciati da Poste Italiane. Avvisi che vengono letteralmente “appiccicati ai muri” con il nastro adesivo, quando magari potrebbero essere più decorosamente lasciati nelle cassette delle lettere.

protesta poste italiane

Uno degli avvisi lasciati da Poste Italiane negli androni dei palazzi del centro storico di Ascoli Piceno

A parte la modalità utilizzata, è la richiesta contenuta nell’avviso che lascia alquanto perplessi i cittadini ascolani. Perchè chiamando in causa, come giustificazione, il miglioramento della qualità del servizio prestato, Poste Italiane invita i residenti a spostare “al limite della proprietà privata” le cassette della posta. A spostarle, cioè, “sulla pubblica via”.

Poste Italiane: le perplessità dei residenti del centro storico

In effetti, il decreto (*) citato nell’avviso dispone che “Le cassette [domiciliari, ndr] devono essere collocate al limite della proprieta’, sulla pubblica via o comunque in luogo liberamente accessibile”. Ma, si chiedono i cittadini, in un centro in cui i palazzi sono tutti o quasi tutelati e sono tutti o quasi di notevole valore artistico e/o architettonico, è possibile riempire i muri esterni di cassette postali? Ancora: in un centro in cui tutti o quasi i palazzi hanno muri esterni in “travertino storico” a vista, travertino cioè che non si può in alcun modo imbrattare, alterare o manipolare, è possibile posizionare indiscriminatamente all’esterno le cassette postali?

Il timore dei residenti è che portare all’esterno dei palazzi le cassette postali voglia dire causare un notevole danno al patrimonio architettonico del centro storico. Danno estetico, certo: ma non solo. Ci sono palazzi, ci riferiscono, in cui risiedono 15, anche 20 fra famiglie e professionisti con relativi studi e le cassette postali finirebbero per riempire i muri esterni. Davvero un bello spettacolo.

Soluzioni possibili?

Quando ci si trova di fronte a un problema è doveroso, obbligatorio in verità, trovare soluzioni. O proporne. I residenti del centro storico a quanto ci dicono sono stati presi alla sprovvista da questa richiesta di Poste Italiane ufficializzata con 14 anni di ritardo. Propongono di fissare degli orari per la consegna della posta differenziati per zone, così da poter lasciare aperto il portone di accesso. Oppure di continuare come si è fatto in questi 14 anni nonostante la disposizione del decreto: il postino/a suona e il portone viene aperto.

Per quanto ci riguarda, suggeriamo di interpellare comunque per un parere la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Marche Sud.

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(*) Decreto 1 ottobre 2008 recante “Approvazione delle condizioni generali per l’espletamento del servizio postale universale”. Pubblicato in G.U. nimero 242 del 15 ottobre 2008.

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