Articolo
Testo articolo principale

Inflazione, caro energia, aumento dei tassi di interesse con i conseguenti effetti sui mutui a tasso variabile, difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, gli effetti diretti ed indiretti della guerra in Ucraina. Cgil Marche avverte: “siamo di fronte a un mix micidiale per le prospettive economiche, occupazionali e produttive. In un Paese che dal 2008 fa i conti con una crisi dietro l’altra, crisi che hanno impoverito sempre più famiglie e pensionati. Così, dopo un’estate rovente, ci aspetta ora un autunno caldo”.

Le considerazioni della Cgil Fermo

Alessandro De Grazia, segretario generale della Cgil Fermo, è preoccupato. “A leggere i programmi elettorali, – scrive – qualche preoccupazione in più mi viene! In particolare sui temi delle grandi riforme che il sindacato da anni chiede e rivendica”. Preoccupato per i grandi temi: riforma del fisco, contrasto all’evasione fiscale, riforma degli ammortizzatori sociali, riforma delle pensioni, legge sulla non autosufficienza. E ancora: legge sulla rappresentanza e cancellazione dei contratti “pirata”, lotta alla precarietà del lavoro, lotta alle diseguaglianze di genere, rafforzamento del sistema sanitario pubblico, scuola, giovani e precari. 

“Tutti temi – sottolinea – sui quali il sindacato ha avanzato proposte concrete ma le risposte sono ancora un miraggio. A questi macro temi, oggi si aggiunge la priorità del caro energia che va affrontato immediatamente con un tetto europeo al prezzo del gas. La crisi energetica e il caro bollette devono altresì essere l’occasione per ripensare la distribuzione dell’orario di lavoro in azienda. Incentivando l’orario continuato che produrrebbe sicuramente risparmio energetico, soprattutto nei mesi invernali, oltre a conciliare meglio tempi di vita e lavoro. Altrettanto dicasi per l’incentivazione all’istallazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita, troppo poco diffusi, sia in ambito industriale che in ambito abitativo”. 

cgil

Impegno per un Fermano 4.0

Cgil Fermo chiama forze politiche e istituzioni a fare sistema

“Se vogliamo scongiurare il rischio che questa ennesima crisi si traduca in una catastrofe – scrive De Grazia –  occorre mettere da parte individualismi e campanilismi e fare sistema. Su questo, il buon esempio può essere colto dal lavoro di sinergia fatto al Tavolo provinciale per la competitività e lo sviluppo. Tavolo dove, per la prima volta nella provincia di Fermo, le parti datoriali e sindacali hanno anteposto l’interesse generale dello sviluppo e della competitività del territorio agli interessi delle reciproche parti. Non mancano nel territorio iniziative degne d’interesse, tra queste il Fermo Technologhy lab, per l’innovazione e la ricerca del Made in Italy. O l’idea di brandizzare il turismo costiero. Ma queste iniziative devono essere parte di un progetto più complessivo che riguardi l’intero sistema produttivo ed economico fermano”.

Fare sistema, sostiene Cgil Fermo, significa superare i limiti che ha il tessuto produttivo. “Quello dimensionale – si legge nella nota – visto il nanismo delle nostre imprese. Quindi aggregazioni d’impresa per ottimizzare il processo produttivo ed essere competitivi nelle sempre più complicato mercato globale. E quello tecnologico, sul quale scontiamo forti ritardi rispetto alla velocità con la quale va avanti il resto del modo. Quindi investimenti su questo fronte, non solo sull’ammodernamento dei macchinari, ma in primis sulle strategie di ricerca, di mercato, di marketing. Investendo inoltre sulla formazione continua dei lavoratori che, per le aziende, devono rappresentare la principale risorsa”.

Cgil e Fermano 4.0

De Grazia chiede alla politica e alle istituzioni di provare a progettare un fermano 4.0, insieme. “Non partiamo da zero – afferma. – Nella nostra provincia, probabilmente unica nelle Marche, le parti sociali hanno elaborato al Tavolo provinciale un documento (patto per il lavoro e lo sviluppo del fermano) che, partendo da un’analisi dei bisogni del territorio, individua le priorità d’intervento. E in qualche modo sfida la politica, regionale e locale in primis, ad assumere i contenuti del Patto come priorità politiche sulle quali costruire la Fermo del futuro”. 

Leggi anche Elezioni politiche 2022: sfide, non sfide e curiosità

TAG: , , , , ,