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Il sistema elettorale

Con le elezioni politiche del 25 settembre gli italiani sono chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento: 400 deputati e 200 senatori. L’attuale sistema elettorale italiano è misto, con una componente maggioritaria uninominale e una proporzionale plurinominale. Nel dettaglio, 147 deputati e 74 senatori vengono eletti in collegi uninominali, in collegi, cioè, nei quali è eletto il candidato più votato. Con metodo maggioritario, dunque. I restanti 245 deputati e 122 senatori vengono invece eletti in collegi plurinominali con metodo proporzionale, da liste e coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Sempre con metodo proporzionale vengono eletti 8 deputati e 4 senatori nella circoscrizione Estero.

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Elezioni politiche: il sistema elettorale italiano

Le circoscrizioni elettorali

Il territorio nazionale è ripartito in 28 circoscrizioni elettorali per la Camera e 20 per il Senato, queste ultime corrispondono all’intero territorio della regione. Nelle Marche ci sono 4 collegi uninominali e 1 collegio plurinominale per l’elezione della Camera, 2 collegi uninominali e 1 plurinominale per quella del Senato.

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Scheda gialla per il Senato e scheda rosa per la Camera

Elezioni politiche 2022

Come votare: voto valido

A ciascun elettore verranno consegnate due schede, una rosa per la Camera e una gialla per il Senato; il voto, come sempre, si esprime tracciando un segno. Vediamo insieme le varie ipotesi.

1) Segno tracciato sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi (nome cognome) dei candidati nel collegio plurinominale. In questo caso il voto è valido sia per la lista sia per l’elezione del candidato nel collegio uninominale.

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Ipotesi 1

2) Segno tracciato sul nome del candidato nel collegio uninominale. In questo caso il voto è valido sia per la lista sia per l’elezione del candidato nel collegio uninominale. Nel caso di più liste collegate in coalizione, i voti sono ripartiti tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna nel collegio uninominale.

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Ipotesi 2

3) Segno tracciato sul rettangolo contenente il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale e sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi (nome e cognome) dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto è comunque valido sia per la lista sia per l’elezione del candidato nel collegio uninominale.

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Ipotesi 3

4) Segno tracciato sul contrassegno e un altro segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima. Il voto è considerato valido sia per la lista sia per l’elezione del candidato nel collegio uninominale.

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Ipotesi 4

Come non votare: voto nullo

Questi i casi in cui il voto espresso sulla scheda è dichiarato nullo.
a) L’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nome e il cognome del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non è collegato.

b) Il voto è espresso con un mezzo diverso dalla matita copiativa fornita dal seggio (ad esempio, con una penna).

c) La scheda – sebbene votata senza alcun dubbio per un determinato candidato nel collegio uninominale e/o per una determinata lista oppure non contenente alcuna espressione di voto – presenta, però, scritture o segni chiaramente riconoscibili tali da far ritenere in modo inoppugnabile che l’elettore abbia voluto far identificare il
proprio voto.

d) La scheda – sebbene votata senza alcun dubbio per un determinato candidato nel collegio uninominale e/o per una determinata lista oppure non contenente alcuna espressione di voto – non porta, però, il bollo della sezione o la firma dello scrutatore oppure non è conforme al modello previsto dalla legge.

e) La volontà dell’elettore si manifesta in modo non univoco e, in particolare:

– o se l’elettore traccia segni di voto sul nominativo (nome e cognome) di più di un candidato in diversi collegi uninominali o sul contrassegno di più liste anche se collegate tra loro.

– o se l’elettore traccia segni di voto sul nominativo di un candidato nel collegio uninominale e sul contrassegno di una lista non collegata a quel candidato.

f) La volontà dell’elettore non è univoca e non vi è possibilità di identificare la lista o il candidato prescelti. Anche quando, ad esempio, l’elettore traccia un unico segno trasversale che insiste, all’incirca in pari misura, su più rettangoli contenenti i nominativi di candidati uninominali o di contrassegni di lista di distinte coalizioni.

Quando si vota

Nelle elezioni politiche 2022 si potrà votare solo nella giornata di domenica 25 settembre, dalle ore 7.00 alle ore 23.00. Subito dopo la chiusura delle operazioni di voto e l’accertamento definitivo dei votanti, inizierà lo spoglio delle schede per l’elezione del Senato della Repubblica. Sia quelle dell’Italia sia quelle della  circoscrizione Estero, da parte di tutti i rispettivi Uffici elettorali di sezione.  Successivamente, avverrà lo spoglio delle schede per l’elezione della Camera dei deputati, sia quelle dell’Italia sia quelle della circoscrizione Estero. 

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