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Vino protagonista della Milano Wine Week del prossimo 8 ottobre 2022. In degustazione i vini marchigiani delle undici cantine premiate da Slow Food e inserite nella nuova guida Slow Wine 2023.

Vino, in mostra a Milano le cantine marchigiane di Slow Wine

Sabato 8 ottobre 2022, dalle 14 alle 20, negli ampi spazi di Superstudio Più, si apriranno i banchetti di assaggio della Milano Wine Week. Con la presenza diretta dei produttori, si aggiungerà una mega enoteca suddivisa per regioni gestita dai sommelier della Fisar: in definitiva ci saranno più di 1.500 vini da assaggiare, per la gioia di ogni palato. Durante l’evento potrete incontrare le cantine premiate e assaggiare i Top Wines delle Marche. Novità da scoprire, le due nuove chiocciole alle aziende Valter Mattoni e Poderi Mattioli. Un percorso di crescita continua che in questi anni ha visto i loro vini raggiungere un’ottima definizione varietale e un’intrigante complessità sull’intera produzione.

Nella guida, come già nell’edizione precedente, entrano un numero cospicuo di piccole aziende che si sono messe in luce, nei rispettivi territori, con vini di caratura. Tra esse Edoardo Dottori, Francesco Campanelli, Filippo Russotto di Albamocco, Giordano Spallacci raggiungono anche il premio con dei Verdicchio intriganti e molto varietali. Non sono da meno Gianmario Bongini di Terralibera, artefice di un progetto molto convincente, i fratelli Saputi e Agostino Romani.

La guida Slow Wine

Quasi il 30% dei vini premiati entra per la prima volta nei Top Wine. Un ricambio importante che conferma la tendenza della scorsa edizione. Un livello eccellente e diffuso in modo particolare tra i piccoli produttori, artefici di percorsi sempre più attraenti, che incalzano le aziende che storicamente identificano le Marche. Il Verdicchio troneggia per l’uniformità qualitativa, per la complessità e per i dettagli e di vinificazioni sempre più attente e rispettose delle migliori caratteristiche del vitigno. Non è da meno il Pecorino, che raggiunge riconoscimenti con quattro diverse e intriganti espressioni stilistiche. Per entrambi i vini comunque, dietro ai premiati, c’è una nutrita schiera di efficaci portabandiera delle rispettive varietà.

Il Piceno

Il Piceno conferma il processo di ammodernamento dei rossi, avviato già da qualche anno, mettendo in evidenza la fragranza aromatica, l’equilibrio estrattivo e tannico. Al di là dei Top Wine, gran parte delle etichette consolida la virata stilistica, interpretando sia il Montepulciano in purezza e sia il blend con il Sangiovese con modernità e rilassatezza. Il tutto privilegiando il frutto, la beva e la fruibilità gastronomica, rispetto all’opulenza e alle sovraestrazioni del passato. Ottimo il livello sempre molto convincente delle Grenache proposte. In degustazioni a Milano le chiocchiole Aurora di Offida, Le Caniette di Ripatransone, Valter Mattoni di Castorano e Pantaleone di Ascoli.

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