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E’ terminato il restauro conservativo dell’orologio monumentale di Grottammare costruito nel 1844 dall’orologiaio marchigiano Pietro Mei.

Grottammare: la storia dell’orologio

Il progetto di valorizzazione ha messo in luce una storia di cui si sapeva poco. L’orologio posto sulla sommità dell’antico municipio di Piazza Peretti è uno dei primi realizzati da Pietro Mei. Mei, nato e vissuto a Montecarotto (AN), era un artigiano geniale, famoso per le sue realizzazioni innovative di orologi a torre. La macchina fu costruita come ausilio delle Poste Pontificie istituite a Grottammare proprio nel 1844.

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Meccanismo interno dell’orologio di Pietro Mei

Visto il valore storico e artistico del bene, il percorso di tutela e valorizzazione avviato dal Comune di Grottammare nel dicembre 2020 è stato molto rigoroso. Il coordinamento del progetto di restauro è stato affidato al Museo dell’Orologio di Montefiore dell’Aso, in particolare all’ing. Oronzo Mauro. Mentre il delicato restauro conservativo è stato affidato alla prof.ssa Raffaella Marotti dell’Università di Urbino, massima esperta italiana di restauro del patrimonio scientifico e tecnologico.

“Grottammare – spiega l’ing. Oronzo Mauroè una vera e propria città del tempo. Nelle Marche e non solo. Sul suo territorio, infatti, conta ben tre orologi di costruttori marchigiani dell’800. Oltre a quello di Pietro Mei, ci sono anche gli orologi di Antonio Galli e di Eduardo Marconi”.

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Meccanismo interno dell’orologio di Pietro Mei

Il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini già dalle fasi iniziali aveva riservato una grande attenzione a questo progetto. “Un progetto – aveva dichiarato – con cui mostrare una Grottammare ottocentesca che inizia ad essere sempre più evidente e nel modo migliore sotto la lente della storia delle tecnologie”.

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