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Italia meta internazionale preferita per il 2023. Si stima un flusso turistico da record. Quasi 127 milioni di turisti e oltre 442 milioni i pernottamenti previsti.

Italia, in arrivo flussi turistici da record

Il 2023 segnerebbe un incremento record dei flussi turistici in Italia. Una crescita di oltre il 10% rispetto all’anno precedente. A scegliere l’Italia per le vacanze sarebbero quasi 61 milioni di stranieri, generando ben 215 milioni di pernottamenti. La spesa turistica in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 22,8% rispetto ai dodici mesi del 2022.  È quanto emerge dalla nota previsionale “Tourism Forecast 2023 dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze e spesa turistica.

Le nostre previsioni  descrivono un andamento in crescita dei flussi turistici più che significativo. Si potrebbe registrare il valore più alto delle presenze dal 2010 ad oggi, con il mercato estero che incrementa le sue scelte di consumo turistico verso la destinazione Italia”. Il commento del presidente di Demoskopika, Raffaele Rio.

Trend positivo in tutte le regioni

Trend positivo dei flussi turistici, infine, in tutti i sistemi turistici regionali osservati. Tutte le destinazioni regionali dovrebbero registrare un andamento positivo dei flussi. Al di sopra della media italiana, nel modello si collocherebbe in ordine d’incremento percentuale al primo posto il Trentino Alto Adige. Quest’ultimo con 52,6 milioni di pernottamenti e con 12,1 milioni di arrivi A seguire il Veneto con 73,3 milioni di presenze e con 19,1 milioni di arrivi. Marche con 13 milioni di presenze e con 2,7 milioni di arrivi, Molise con 584 mila presenze e con 182 mila arrivi. Toscana con 49,8 milioni di presenze e con 14 milioni di arrivi.

Per il 2023, i flussi turistici in Italia potrebbero generare una spesa turistica pari a 88,7 miliardi di euro con una variazione in crescita del 22,8% rispetto all’anno precedente. L’analisi per livello regionale colloca ai primi posti per incremento, la Basilicata con 457 milioni di euro. A seguire il Molise con 117 milioni di euro, l’Abruzzo con 1.142 milioni di euro, le Marche con 1.676 milioni di euro. Il Friuli-Venezia Giulia con 1.038 milioni di euro,
la Toscana con 14.262 milioni di euro e l’Umbria con 2.137 milioni di euro.

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