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Il Questore è un’autorità di pubblica sicurezza; dopo la riforma della Polizia di Stato, non dipende più dal Prefetto. L’ammonimento del Questore è in sostanza una misura di prevenzione e contrasto di reati. E’ finalizzata ad evitare che il soggetto che la riceve commetta un reato o ad evitare la reiterazione di comportamenti illeciti.

Polizia di Stato: l’ammonimento del Questore

È una misura di prevenzione esclusiva del Questore voluta con lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, violenza domestica, cyberbullismo, una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale. “In pratica – spiega la Polizia di Stato –  è un avvertimento rivolto a una data persona di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza. Contestualmente, l’ammonimento consente al Questore di adottare misure di ritiro di armi”.

Ammonimento per stalking

Questo provvedimento può essere richiesto dalla vittima di atti persecutori nel caso in cui non sia stata già sporta querela per gli stessi reati.
In caso si sia vittima di stalking, la Polizia di Stato consiglia di contattare un ufficio di polizia ed esporre i fatti in modo dettagliato, raccontando tutti gli episodi di cui si è stata vittima. Per esempio lesioni, percosse, telefonate, appostamenti, messaggi ecc… Per questo tipo di intervento non c’è bisogno della presenza di un avvocato.

Le informazioni fornite verranno valutate in tempi molto brevi. Il Questore assumerà le necessarie informazioni – eventualmente anche convocando il presunto stalker e le persone informate dei fatti – per poi decidere il rigetto o l’accoglimento dell’istanza. Se sarà emesso l’ammonimento, l’autore verrà diffidato a non proseguire nelle condotte. A seguito dell’ammonimento, qualora gli atteggiamenti persecutori non dovessero cessare, si procede d’ufficio.

polizia di stato

In caso di violenza domestica l’ammonimento può anche essere dato di iniziativa del Questore

Ammonimento per violenza domestica

Può essere richiesto con istanza della vittima o di iniziativa del Questore; non è un procedimento penale e per avviare la procedura è necessario contattare un ufficio di polizia ed esporre i fatti. I presupposti per l’applicazione dell’ammonimento per condotte di violenza domestica sono “i fatti riconducibili ai reati di percosse (art. 581 c.p.) o di lesione personale lieve (art. 582 comma 2 c.p.) consumati o tentati”, commessi nell’ambito domestico.

A differenza dell’ammonimento per atti persecutori e per condotte di cyberbullismo, si tratta di casi in cui è possibile procedere anche se non vi è stata istanza da parte della vittima. Da tenere presente che per i casi di ammonimento per violenza domestica, il questore può chiedere al prefetto la sospensione della patente di guida dell’ammonito da uno a tre mesi.

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