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Oggi il presidente di Camera Marche Gino Sabatini è intervenuto in audizione all’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sul DL Alluvione.

Alluvione: l’intervento del Presidente di Camera Marche

Il Presidente della Camera di commercio delle Marche ha dato il suo contribuito per l’approfondimento sugli interventi necessari che la Commissione sta svolgendo. Si è soffermato, dati alla mano, sulla rilevanza del territorio marchigiano colpito dall’alluvione dal punto di vista dell’economia regionale e nazionale.

“Gli ultimi eventi – ha spiegato – hanno colpito particolarmente 7 comuni marchigiani, tutti inseriti nell’allegato al decreto-legge di cui oggi si discute tra cui anche Pesaro e Urbino. Si tratta di quasi il 7% del territorio regionale, abitato da più di 187mila persone, cioè il 13% della popolazione delle Marche. Noi riteniamo opportuno valutare l’allargamento dell’area interessata anche ai comuni limitrofi”.

I numeri dei territori marchigiani colpiti

Secondo le stime di Unioncamere e del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, nel 2020 il valore aggiunto, cioè la ricchezza creata dai 7 comuni marchigiani colpiti da quest’ultima alluvione, ammontava a 5,3 miliardi di euro. Pari al 15% di tutto il valore aggiunto regionale. Un dato sottostimato a causa della pandemia che si attesta in realtà su più di 6 miliardi di euro.

Nei territori colpiti l’industria rappresenta quasi il 21% del valore aggiunto. Ma sono i servizi a rappresentare oltre il 74% della ricchezza prodotta, con una particolare vocazione di tali zone nelle attività legate all’architettura, all’immobiliare e alla produzione di software.

Il lavoro

Va sottolineato che l’area alluvionata fa parte di una provincia, quella di Pesaro e Urbino, che trae una forte linfa economica dal sistema produttivo culturale e creativo. Dai dati Unioncamere-Infocamere risultano più di 22mila unità locali attive nei 7 comuni considerati, che danno occupazione a oltre 67mila persone.

“Ci sono settori – ha evidenziato Sabatini – che trovano proprio all’interno di questa area alluvionata buona parte dei propri insediamenti produttivi dell’intera regione delle Marche. In particolare, ne cito tre: la fabbricazione di mobili, la fabbricazione di macchinari ed apparecchiature e le attività di servizi per edifici e paesaggio. Questi tre ambiti nel loro insieme assorbono 10.500 addetti. Stiamo parlando di circa il 27% degli addetti rispetto al totale regionale”.

Le competenze distintive

Nella regione Marche ci sono poi numerose “nicchie” di attività economica, cioè attività economiche molto specifiche, ma che di fatto vedono proprio le aree alluvionate come un polo significativo a livello nazionale. Solo alcuni numeri per dare l’idea.

· L’11% di tutti gli addetti italiani della fabbricazione di mobili per cucina si colloca nelle aree alluvionate delle Marche.

· Quasi il 9% di tutti gli addetti italiani della fabbricazione di altre macchine utensili si colloca nelle aree alluvionate delle Marche.

· Il 7% di tutti gli addetti italiani della produzione di alluminio e semilavorati si colloca nelle aree alluvionate delle Marche.

Ovviamente, per raccontare bene il territorio marchigiano e nello specifico quello colpito, un particolare riguardo va riservato alla presenza artigiana. Anche qui, secondo le valutazioni di Unioncamere-Centro Studi Tagliacarne quasi il 10% del valore aggiunto prodotto dall’area deriva dall’artigianato a fronte di una incidenza media nazionale 3 punti percentuali più bassa.

A questo comparto si deve il 15% dell’occupazione del territorio (a fronte dell’11% nazionale).

L’export

“Abbiamo appena chiuso i lavori durati cinque giorni della Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’ester – ha sottolineato il Presidente – . Per la prima volta sono stati organizzati nelle Marche, dove si sono tenuti anche numerosissimi incontri b2b con le imprese . Anche qui parlano i numeri. Perchè dai dati ISTAT sulle imprese esportatrici, risulta che nella porzione di territorio marchigiano colpito dall’alluvione ci sono 527 imprese esportatrici. Per un valore dell’export di 1,4 miliardi di euro”.

Le iniziative di Camera Marche

Sabatini ha ricordato le misure prontamente attivate all’indomani dell’alluvione di settembre 2022. Misure che andrebbero estese anche a quelle di maggio 2023 e che riguardano essenzialmente due linee.

“La prima – ha spiegato – finanziata da Camera Marche e Regione fornisce adeguate garanzie all’accensione di prestiti per investimenti di ripristino e rilancio delle strutture produttive. Lo fa tramite i confidi regionali. La seconda, finanziata da Camera Marche e Unioncamere attraverso il Fondo Perequativo, consiste in un abbattimento fino al 50% degli oneri sostenuti dalle imprese per acquisto di dispositivi di protezione e prevenzione del rischio climatico e per contratti di assicurazione per danni da eventi climatici”.

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