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Oltre 18mila marchigiani si sono alzati una mattina e non hanno più trovato uno sportello bancario nel loro comune di residenza. Lo rivela uno studio della Uilca, la categoria della Uil che riunisce i lavoratori dei settori credito, assicurazioni ed esattoriali.

Uilca Marche: “chiusura filiali? No, grazie”

La Uilca delle Marche ha manifestato nei giorni scorsi ad Ancona con un presidio all’interno del Centro Commerciale Conero organizzato nell’ambito della campagna “Chiusura filiali? No, grazie”. Erano presenti il segretario Uilca nazionale Fulvio Furlan, la segretaria della Uil Marche Claudia Mazzucchelli e il segretario della Uilca Marche Sergio Crucianelli.

Gli sportelli bancari sono un servizio importante per il territorio ma più di un quarto dei comuni marchigiani ne è sprovvisto.Questo dopo una moria che ha visto la regione perdere quasi il 20% delle filiali negli ultimi 5 anni, secondo i dati dell’Ufficio Studi Uilca.

I dati della Uilca Marche

“Le Marche hanno perso 164 sportelli bancari – spiega Crucianelli e questo ha significato anche minore occupazione con i posti di lavoro che sono diminuiti del 18,6%. Ad oggi sono 5.218 i lavoratori del settore”.

Solo nell’ultimo anno preso in considerazione dallo studio Uilca, 2022 su 2021, sono 11 i Comuni che hanno perso l’ultimo sportello bancario. In tutto sono quasi 55mila i cittadini marchigiani costretti a recarsi in un altro comune per poter entrare in un istituto di credito. E il 21% di essi ha più di 70 anni.

“Un problema – commenta la segretaria Mazzucchelliparticolarmente sentito non solo per la fascia più anziana della popolazione ma anche per l’entroterra che paga uno scotto pesante in termini di servizi. Si dice sempre che si vogliono rilanciare i piccoli centri ma poi si continua a togliere servizi. E anche il venir meno del rapporto fiduciario banca cliente contribuisce a questo depauperamento. Inoltre le Marche hanno un tessuto di pmi che vengono doppiamente danneggiate dalla situazione anche in termini di sviluppo economico Le banche allora sono solo aziende che cercano profitto o svolgono anche una funzione sociale nei confronti delle persone e delle piccole imprese?”.

Il sondaggio Uilca

Anche nel corso di questa tappa è stato proposto alle persone il sondaggio Uilca finalizzato a misurare l’impatto del fenomeno sui cittadini e sulle fasce più deboli e fragili della popolazione.

“Stiamo girando l’Italia – commenta Furlane abbiamo l’opportunità di confrontarci con tante realtà diverse. Questo ci aiuta a comprendere meglio come il fenomeno della desertificazione bancaria viene vissuto dalle comunità e dalle persone. I primi dati parziali raccolti dal nostro sondaggio parlano chiaro: le persone sono insoddisfatte dalla chiusura degli sportelli nel proprio territorio e la percepiscono come un abbandono, a conferma del ruolo sociale cui le banche sono chiamate a rispondere”.

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