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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Per voi non c’è lavoro, non c’è casa, non c’è futuro, il capitalismo e il progressismo nostrano vi hanno sfruttato abbastanza, ora tornate da dove siete venuti”. Con queste parole i militanti di Forza Nuova hanno lanciato un messaggio forte agli immigrati di tutta Italia. Questa mattina, da Bolzano a Palermo, tantissimi i comuni che si sono svegliati con questi manifesti affissi nelle zone ad alta presenza immigrata; dalle periferie delle grandi città come nei piccoli comuni, nei pressi di campi rom, fuori i centri di prima accoglienza e nei luoghi di ritrovo.

Un giro per San Benedetto e si trovano alla stazione ferroviaria, alla Caritas, in via Piemonte presso il ristorante cinese. “Manca il lavoro per noi italiani, manca per i nostri giovani, i pensionati non ce la fanno più, mentre non si contano più i suicidi tra imprenditori ed operai. All’Italia non servono le migliaia di immigrati oggi presenti sul suolo nazionale, l’Italia non può più permetterselo, l’Italia di oggi deve pensare solo ai propri figli”.

Sono 9milioni gli italiani che si trovano in una situazione di sofferenza occupazionale, un ventaglio di persone dai disoccupati ai precari, dai rassegnati ai cassaintegrati; negli ultimi mesi del 2012, inoltre, i dati comunicano un’emorragia di ulteriori 200mila posti di lavoro. Un numero preoccupante che non si ricordava da più di quattordici anni. I giovani i più colpiti, il lavoro nero prolifera.

E con questo spaccato di realtà Forza Nuova giustifica il loro gesto, sottolineando la loro estraneità verso i sentimenti che animano leghisti, piuttosto che liberali, comunisti e cattolici. “L’unico vero modo per aiutare le popolazioni del sud del mondo è quello di investire risorse economiche, umane e professionali direttamente nei paesi in via di sviluppo, – spiega in un comunicato Forza Nuova – per risollevare quelle terre per decenni schiacciate da comunismo e ipercapitalismo”. Da qui l’impegno a fornire aiuti e beni di prima necessità alle popolazioni straniere che vivono nei propri paesi d’origine.