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ASCOLI PICENO – I più votati tra i giovani: Marco Fioravanti di Fratelli d’Italia e Francesco Ameli del Partito Democratico. Il primo a oltre 450 voti e il secondo sopra i 530. A entrambi il merito di aver dato lustro al proprio partito: Fioravanti e tutta la squadra hanno portato il movimento di Giorgia Meloni quasi al doppio delle preferenze nazionali, ottenendo il 7,9 alle Europee e il 5,6 alle comunali. Ameli non solo ha retto alla deriva Pd nel capoluogo, ma sarà, ancora, il consigliere più giovane a soli 27 anni e nella cinquina delle preferenze ascolane. Entrambi plaudono al successo dell’altro. I punti di vista del risultato ottenuto però sono diversi. Per Fioravanti si tratta di una grande rivincita: “finalmente le persone si sono svegliate e hanno dimostrato che non si fanno più strumentalizzare. Scelgono la persona e vogliono partecipare. Si ritorna al valore della persona, più che a quello dei simboli”. Di tutt’altra idea Ameli, per cui “il risultato è anche un premio politico per l’impegno che tutti noi ci abbiamo messo. Non è solo una questione personale, ma un riconoscimento molto più importante”.

 

Entrambi sono il simbolo di una campagna elettorale “educata”, dinamica, ma non strillata. Fatta di umanità, contatto diretto con la gente, entusiasmo tipicamente giovanile. “L’impegno e la costanza pagano – dice Fioravanti – e intendo proseguire la linea dell’entusiasmoe del dinamismo per cercare di dare il massimo. Accanto a me c’è un gruppo umano che mi ha aiutato, sostenuto, dato speranza e in politica non è facile trovare sincerità e appoggio. Ho una grande responsabilità”. “In campagna elettorale – aggiunge Ameli – non puoi perdere tempo a urlare sui giornali. Devi solo raccogliere il lavoro dei cinque anni precedenti. Il mio e quello degli altri giovani del Pd è stato un risultato straordinario che mi carica di grande senso di responsabilità. Ci sono molte persone che contano su di noi per dare una scossa a questo partito”.

 

E a proposito del PD Ameli ha le idee chiare: “Siamo all’anno zero. E’ chiaro che in questi ultimi cinque anni non abbiamo lavorato bene, è evidente che occorre ripartire con una nuova squadra, non parlo di rottamazione a tutti i costi, ma vanno coinvolte nuove persone capaci di riportare la speranza e l’entusiasmo in politica. Tuttavia, il problema ascolano non è solo del Partito Democratico, ma di tutto il centro-sinistra e dobbiamo recuperare l’Alveare”.

A tutti e due chiedo il primo progetto politico che porteranno davanti a Castelli. “Il primo pensiero è il lavoro – dice Fioravanti – il secondo è lavorare sul Punto Europa, perché dobbiamo intercettare i fondi europei e orientare i ragazzi”. “Diretta streaming del consiglio comunale – aggiunge Ameli – e politiche giovanili, ripartendo dai centri di aggregazione. Abbiamo molte idee”.