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Spesso le grafic novel vengono associate a un mercato di giovani e giovanissimi, e si ritiene che non sia una forma di scrittura impegnata, ma non c’è nulla di più falso: ecco allora le letture fumetti per orientarsi in questo mondo. 

Il linguaggio si evolve e cambia nel tempo. Questo assunto credo sia pienamente condivisibile e sono certa che tutti voi abbiate notato come la progressiva digitalizzazione e l’uso sempre più massiccio delle immagini (video, web, etc) abbia progressivamente modificato il nostro modo di comunicare.

Fino a pochi anni fa, ad esempio, una spiegazione di un relatore non era quasi mai accompagnata da slide, elementi invece adesso imprescindibili. Sembra quasi che il dire qualcosa senza l’aiuto dell’immagine sia meno forte e incisivo.

I social media dimostrano questo in modo evidente. Se fate un post su facebook vi sentite ormai quasi obbligati a corredarlo di foto o video, convinti che l’assenza di immagine sarà sicuramente penalizzante per il conto dei like.

Dall’altro lato anche i quotidiano on line riducono sempre più la lunghezza degli articoli da leggere e privilegiando le video-interviste oppure i vari tutorial (che onestamente mi danno sui nervi) . Tutto questo atteggiamento sembra voler far passare l’idea che l’immagine in qualche modo semplifichi la comprensione e sia più “friendly” del semplice testo scritto. Se questa tesi è vera in molti casi, esiste, tuttavia, un ambito della letteratura dove l’immagine ha un ruolo non semplicemente facilitatorio.

Questo mondo affascinante è rappresentato dalla grafic novel. Più che un semplice fumetto questa forma di narrazione utilizza l’integrazione tra immagine e parola per raccontare una storia in modo complesso. 

Esiste una nutrita serie di opere che potrete trovare nelle librerie nella sezione letture fumetti ma che sono da considerarsi dei veri capolavori. 

Letture fumetti, i consigli

Ecco qui sotto una breve selezione di testi che vi aiuteranno a comprendere meglio la meravigliosa complessità di questo mondo.

Comincio con un libro che è un vero classico della letteratura. Ormai giunto a fama mondiale, strumento unico per capire l’orrore dell’olocausto, il volume che vi segnalo è ovviamente MAUS di Spiegelman.

La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all’Olocausto, una madre che non c’è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano.

Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti. Sempre legato alla tragica storia del novecento vi segnalo anche l’uscita recente di un’altra grafic novel.

La ricostruzione del Diario di Anna Frank a fumetti. Un bel libro, uscito da poco e capace di suscitare emozioni raccontando la storia della giovane e coraggiosa ragazzina ebrea di cui tutti abbiamo letto la prosa piena di vita e bellezza, nonostante tutto.

Sempre parlando di libri a fumetti che raccontano storie vere, nella loro complessità e durezza vi segnalo un bel libro che racconta la storia di una donna complessa e unica. Parlo del bellissimo racconto della vita di Marie Curie, narrato per parole e immagini nel testo di Alice Milani Marie Curie.

I fumetti poi possono essere lo strumento per scomporre e ricostruire il senso stesso del narrare. Un bell’esempio di ciò ci viene dal Poema a Fumetti di Dino Buzzati. Il grande maestro utilizza il linguaggio del fumetto per raccontarci di sé, in modo unico e originale. Uscito con grande scalpore nel settembre 1969, è infatti rimasto per decenni irreperibile nelle librerie.

In questa rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo ed Euridice, Buzzati ci parla di se stesso, concentrando in 208 tavole a colori tutti i temi a lui più cari, a partire dall’eterno dialogo tra la vita e la morte. Attraverso un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni, l’omaggio ad artisti di ogni epoca, la contaminazione di generi, queste pagine svelano l’intero universo creativo di Dino Buzzati, i suoi riferimenti culturali, le fonti di ispirazione, le suggestioni infantili, gli interessi di adulto, il metodo di lavoro. 

Infine, i fumetti sono anche il mezzo per dire le verità della storia e della società con il sorriso. L’immagine, l’uso della caricatura e i tempi di lettura resi più complessi dalla presenza dei “fumetti” (appunto) ci permettono di giocare alla grande con l’ironia. Maestro di questo è Quino e la sua intramontabile Mafalda. VI segnalo ad esempio l’albo Guerra e pace, veramente gustoso. La geniale piccola dai capelli indomabili è ancora in splendida forma e legge senza pregiudizi i mali della società contemporanea.

In realtà questo post dovrebbe essere ben più lungo. Tra i maestri del fumetto contemporaneo dovremmo citare solo per l’Italia i grandi classici come Manara, Pratt, e tra i nuovi “guru” della matita Zerocalcare, Gipi e tanti altri, ma il post sarebbe troppo lungo (e con poche immagini rispetto allo scritto, ahimé).

Vi prometto che sulla grafic novel faremo altre riflessioni, per il momento vi auguro buona lettura! Scrivetemi a info@bibliodiversità.it.

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