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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rappresentare un punto di coesione tra tutte le forze che volessero abbracciare la lotta no gas. E’ l’obiettivo dell’assemblea pubblica che si è svolta ieri nella palestra dell’Agraria organizzata dai comitati di quartiere per discutere, ancora, dell’argomento Stoccaggio Gas. 

CRITICITA’ – Ciò che emerge dalle oltre tre ore di conferenza, nella quale si sono alternati medici e tecnici, sono le innumerevoli criticità legate a un’eventuale realizzazione dell’impianto. Giuseppe Giorgini, promotore movimento no gas, che avvalendosi di un audiovisivo sull’alluvione del 1992 realizzato dal regista Luigi Maria Perotti, ha sottolineato in maniera più che incisiva l’incompatibilità dell’impianto con il fattore esondazione. Giorgini ha poi affrontato la valutazione positiva sull’impianto rilasciata dall’A.R.P.A.M (documento richiesto direttamente dal nostro presidente Alfredo Vitali e ottenuto dopo diverse sollecitazioni ) mettendo in evidenza la scarsa qualità delle informazioni e l’assoluta mancanza di dati. Il geologo Serafino Angelini ha illustrato attraverso diverse slides le criticità geologiche caratterizzate dalle diverse faglie sismiche che attraversano il nostro territorio nonché la possibile fuoriuscita del gas immesso nel sottosuolo.

RISCHIO POLVERI SOTTILI – L’intervento dell’oncologo Giorgio De Signoribus ha correlato le polveri sottili con le neoplasie, facendo un intervento completo e ben illustrato. Il Dott. Luigi Persiani ha fatto una relazione sulle criticità sanitarie e tecniche procedurali legate alla realizzazione dell’ impianto; riagganciandosi alla relazione precedente del dott. De Signoribus.

QUESTIONE RISARCITORIA – L’assemblea si è conclusa con l’intervento del dott. Adriano Mei, esperto in procedure amministrative. Mei Ha ricordato che proprio sulla legge Seveso, II il comitato no gas, ha riportato un notevole risultato nell’ostacolare tale opera; ma in vista di una remota risoluzione di questa legge da parte della Gasplus, il Signor Mei ha voluto esporre la questione risarcitoria legata alla svalutazione degli immobili puntando il dito sugli amministratori locali e regionali ritenendoli responsabili del dolo. L’intervento più eloquente è stato quello che non abbiamo ascoltato: quello dei nostri amministratori, che, nonostante gli inviti non si sono presentati mancando di rispetto alla cittadinanza. Ci sentiamo di deplorare i soliti “politici” che continuano a non confrontarsi con i cittadini, ci sembra una indicazione, la loro, non di autorevolezza, ma di chiusura autoritaria.