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A quasi due anni dalla fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon, nel Golfo del Messico, gli studiosi stanno avendo ulteriori informazioni sull’entità del disastro dallo studio dei coralli. I ricercatori della Pennsylvania State University, coordinati da Charles Fischer, hanno scoperto numerose comunità coralline in una zona a circa 11 km dalla piattaforma ricoperte da una sostanza marrone, con chiari segni di danni ai tessuti esterni. Dopo aver prelevato dei campioni attraverso speciali apparecchiature, gli studiosi hanno eseguito delle analisi di questa sostanza scoprendo che si tratta di un composto del petrolio fuoriuscito durante l’incidente. “Questi risultati – commenta Helen White, prima autrice dello studio – sottolineano la gravità senza precedenti dell’incididente alla Horizon in termini di magnitudo, rilascio in profondità e impatto sull’ecosistema marino profondo”.